Ha le idee chiare Tiziana Maiolo, assessore comunale alle Attività produttive, sulla salvaguardia dei negozi storici del centro. «La soluzione, a mio modo di vedere, esiste ed è una delibera già pronta. Stiamo attendendo il via libera dalla Regione per poterla proporre in Consiglio comunale».
Di cosa si tratta?
«Ogni via, ogni piazza, ogni quartiere del centro di Milano non può perdere quelle caratteristiche peculiari che ne hanno disegnato laspetto in tutti questi anni. Ma questo, purtroppo, succede anche in altre grandi città europee. Basta vedere quello che sta succedendo a Parigi, dove lamministrazione comunale sta combattendo una battaglia contro linvolgarimento degli Champs-Elysées».
Esiste una concreta via duscita?
«Lunica soluzione percorribile per non vedere scomparire anche gli ultimi negozi storici di Milano è proporre una legge sulla destinazione duso degli ambienti dove tuttoggi sorgono queste antiche botteghe. In parole povere, può cambiare la proprietà dei negozi, dei locali e delle botteghe ma non il tipo duso che se ne fa. Dove oggi lavora unantica sartoria, anche tra dieci anni dovrà operare un negozio di confezionamento di abiti. Questa delibera, però, deve essere inquadrata in una più ampia normativa regionale. Per questo non cè ancora, ma i tempi di attesa non saranno lunghi».
Sono anche stati istituiti degli albi «ad hoc» che difendono queste tipologie di commercianti...
«E non solo, stiamo vagliando anche lidea di crearne uno a norma di legge che offra dei vantaggi a chi ne fa parte, come sgravi fiscali dalle tasse comunali.
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