Pronto il grattacielo dei record Formigoni paga il pranzo a tutti

A TAVOLA Il presidente ha festeggiato l’opera con 700 tra ingegneri operai e tecnici

L’emozione del presidente Roberto Formigoni per una volta è palpabile e senza freni. Ride, scherza, si inceppa al momento di stappare lo spumante per battezzare la nuova sede della Regione Lombardia. E ogni volta che alza lo sguardo al grattacielo quasi finito sorride e torna a ringraziare tutti quelli che hanno lavorato, giorno e notte, per erigerlo. Ventiquattro mesi ininterrotti di cantieri per realizzare la torre più alta d’Italia che, con i suoi 161,31 metri, supera perfino il record del Pirellone. «C’è un altro record da festeggiare - annuncia Formigoni durante il pranzo con gli assessori e gli oltre 700 ingegneri, tecnici e operai -. Ci troviamo infatti nella più grande piazza coperta della Lombardia. E sarà una piazza aperta a tutti, giorno e notte, con pub, ristoranti, spazi per gli eventi culturali e una fabbrica di brioche aperta fin dalle prime ore del mattino».
Sì, l’intenzione è proprio quella di rendere la nuova sede della Regione Lombardia un luogo di tutti. Il primo piano del grattacielo sarà dedicato allo svago e all’intrattenimento e l’ultimo piano del grattacielo, il 39esimo, sarà sempre aperto al pubblico con il suo belvedere. La struttura è finita, vanno solo arredati gli uffici e poi i dipendenti e gli assessori con i loro staff potranno traslocare. Nei prossimi giorni la sede sarà aperta ai cittadini e il cardinale Dionigi Tettamanzi benedirà la copia della Madonnina del Duomo che sarà installata sulla cima della nuova torre. «È da 500 anni che a Milano nessuno costruisce un edificio pensato per essere sede di un’impresa pubblica. L’ultima opera di questo genere è stato il Castello Sforzesco» ricorda Formigoni durante il pranzo a base di tortelli e vitello in salsa di barbaresco. Presenti anche tanti rappresentanti di Impregilo, registi dell’opera progettata da Pei Cobb Freed e partners di New York, Caputo partnership e sistema Duemila (entrambi di Milano). «È stato un grande lavoro di squadra - spiega il presidente di Impregilo Massimo Ponzellini - In un momento in cui la crisi è su tutti i mercati, noi non ci siamo rassegnati, abbiamo rilanciato e portato lavoro a migliaia di persone». Le squadre di operai, organizzate in tre turni di otto ore, hanno lavorato senza sosta anche durante il giorno di Natale: 450/480 operai al lavoro ogni giorno (180 durante la notte) con punte di 750/780 persone all’opera contemporaneamente. Senza nemmeno un incidente.
L’investimento complessivo è di 400 milioni di euro: la Regione ricaverà un consistente risparmio (quasi 25 milioni all’anno) perché non avrà più affitti da pagare per le altre sedi disclocate in vari punti della città (assessorati, consiglio, società ed enti collegati). Per il funzionamento della sede non sarà utilizzato nessun combustibile inquinante ma pompe di calore e sistemi di energia pulita. «Si tratta di un intervento innovativo - aggiunge Formigoni durante un sopralluogo all’interno del grattacielo - che rispecchia il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione.

È infatti un palazzo luminoso, trasparente e che richiama tutte le diverse realtà della Lombardia: l’acqua, il verde, il paesaggio, la cultura». A breve il nuovo grattacielo avrà anche un nome. In lizza ci sono tre possibilità: Palazzo lombardia, L’altra sede (come già viene chiamato per distinguerlo dal Pirellone) e Cà Longa.

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