La protesta dei precari Ma la Meloni avverte: "Scordatevi i privilegi"

La piazza fimentata dalla sinistra: GUARDA LE FOTO. Secondo la Cgia i precari sono 4 milioni. Il ministro: "Non chiedete i privilegi che hanno avuto i genitori perché sono il male dell'Italia". Bersani ribatte: "Padri e figli tutti nei guai"

La protesta dei precari 
Ma la Meloni avverte:  
"Scordatevi i privilegi"

Roma - Tornano in piazza i lavoratori precari. Da Palermo a Milano passando per Napoli e Roma, lo slogan è questo: "La vita non aspetta". I precari, spaleggiati dalla sinistra, si sono dati appuntamento su internet organizzando una "grande mobilitazione", da Nord a Sud, "rivendicando diritti oggi negati" e dicono "basta alle raccomandazioni", auspicando maggiore meritocrazia. Vogliono far sentire la loro "voce" nel mondo del lavoro che spesso li pone in un ruolo marginale, mortificandone le competenze e "cancellando ogni possibilità di realizzazione personale". Ma il ministro della Gioventù Giorgia Meloni avverte: "I giovani non chiedano i privilegi dei padri che hanno rovinato l'Italia".

Una staffetta lungo l'Italia Una manifestazione a tappe per dire "basta", con una staffetta che passerà da una città all’altra, cominciata oggi di prima mattina in alcune città come Napoli e Bari. E che è si spostata in tutto il Paese. Una protesta, quella promossa dal comitato "Non più disposti a tutto", cui hanno aderito molte personalità del mondo della cultura e dello spettacolo (come Ascanio Celestini, Dario Vergassola, Dario Fo, Sabina Guzzanti, Subsonica), reti ed associazioni studentesche. A Roma un tricolore di 60 metri, decine di striscioni con slogan contro il precariato, studenti, lavoratori precari della pubblica amministrazione, ricercatori, precari Alitalia hanno sfilato per le strade sotto l’unico slogan: "Il nostro tempo è adesso". Tante le bandiere dei movimenti e dei partiti come Italia dei valori, Rifondazione comunista, Sinistra ecologia e libertà, una manifestazione sostenuta anche dalla Cgil e dal Partito democratico.

Il sostegno dei partiti A sostenerli anche la Cgil e l’opposizione: Pd, Idv, Verdi, Pdci-Federazione della sinistra hanno dato la propria adesione all’iniziativa. Un universo quello del precariato che oggi la Cgia di Mestre quantifica in un esercito di 4 milioni di persone in continuo aumento. "Pretendiamo risposte dalla politica - sottolineano i promotori - questa manifestazione serve per prendere la parola in prima persona e costringere questo governo e questo Paese a confrontarsi con la precarietà del lavoro e di vita che rende le nostre esistenze insostenibili e con la marginalizzazione di almeno una generazione".

La Meloni contro i privilegi "Non dobbiamo fare l’errore di chiedere per noi i privilegi che hanno avuto i nostri genitori perchè è in ragione di quei privilegi che c’è stata consegnata l’Italia in cui viviamo - ha commentato la Meloni - non ci sono più i soldi perchè qualcuno possa avere quei privilegi". Sottolineando che "bisogna lavorare per difendere i diritti di questa generazione e non i privilegi di qualcun altro", il ministro ha quindi precisato che "la partecipazione giovanile per me è sempre una vittoria". "Questa generazione ha diversi motivi per i quali scendere in piazza - ha concluso la Meloni - e la loro capacità di combattere rappresenta una risorsa".

Bersani protesta "Di stupidaggini se ne sentono in questo periodo, ma questa è particolare: padri e figli, quelli che lavorano, sono tutti nei guai", ha ribattuto il segretario del Pd Pierluigi Bersani. "Metà della gente che è a casa adesso, o in cassa integrazione o è licenziata fa parte di coloro che erano considerati i cosiddetti garantiti", ha aggiunto Bersani convinto che "sarà meglio che il governo conosca un pò più da vicino la realtà che sta vivendo questo paese". Alla piazza Bersani ha inviato un messaggio di "piena solidarietà" spiegando che "abbiamo consapevolezza del problema". Ricondando poi che "solo un giovane su cinque lavora e ci sono a casa 300mila lavoratori precari senza alcun sostegno" ma anzichè "negli ultimi due anni il 73% delle assunzioni è stato precario", Bersani ha ribadito che "un’ora di lavoro precario non può costare meno di un’ora di lavoro stabile". Secondo il segretario Pd, inoltre, "bisogna ridurre le tipologie contrattuali e introdurre diritti universalistici per la maternità, la disoccupazione e la malattia, a prescindere dal lavoro che si fa". Diversamente, "non produciamo un futuro di occupazione".

Vendola: i precari? Nuovi schiavi "Almeno per oggi vorrei che la discussione non finisse nella bassa cucina della politica politicante, non siamo noi i protagonisti ma una generazione che non ha bisogno di pacche sulle spalle". Così il governatore della Puglia, Nichi Vendola, durante la manifestazione contro la precarietà di Roma. "La precarietà è un fine pena mai per un’intera generazione. Una generazione - ha detto Vendola - considerata un vuoto a perdere. In questo momento il ministro del Lavoro Sacconi e il premier dicono che l’Italia è il paese della cuccagna, è il paese che non ha lasciato nessuno abbandonato. Ma non è così".

La Camusso in cima

al corteo Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, si è unita alla "street parade" contro il precariato. Si è messa in testa al corteo dietro lo striscione che replica lo slogan della manifestazione.

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