Matteo Sacchi
da Milano
Continua la polemica sullo scontro tra tassisti e il ministro Bersani. Sia la maggioranza che lopposizione si attribuiscono il merito di essere riuscite a stemperare i toni della crisi. Ieri Gianni Alemanno è, infatti, intervenuto contro le dichiarazioni della maggioranza: «Non è corretto il tentativo del centrosinistra di attribuirsi tutti i ruoli nella vertenza sui taxi». Secondo lex ministro è stata An ad aver costretto il governo a una trattativa che si poteva fare prima, evitando blocchi e disagi. Per il centrosinistra gli ha risposto Maurizio Fistarol della Margherita: «È patetico il tentativo di Alemanno di accreditare ad Alleanza nazionale un ruolo di mediazione sulla protesta».
Sul versante sindacale sono proseguite le consultazioni tra le associazioni dei tassisti che attendono il «tavolo tecnico» che si aprirà nel pomeriggio di domani. Durante lincontro proporranno un pacchetto alternativo sulla qualità del servizio: turni e orari flessibili, un altro conducente da affiancare al titolare, sburocratizzazione dellaccesso alle licenze, una cabina di monitoraggio territoriale, lotta allabusivismo, rafforzamenti stagionali dellorganico. Segni chiari della volontà di venire incontro al ministro anche se insisteranno sulla necessità di territorializzare i provvedimenti.
Bersani e i suoi tecnici sembrano aver di molto ammorbidito le loro posizioni. Da venerdì la parola dordine è diventata: «Niente tabù» sul mantenimento del cumulo delle licenze. Quanto alla possibilità di un sistema flessibile per i singoli comuni vanno in questo senso le rassicurazioni sulla presenza allincontro di domani di rappresentanti dellAssociazione dei comuni italiani.
In attesa dellapertura dei lavori continuano anche le mosse di pre tattica. Se, infatti, i tassisti hanno rinunciato allo sciopero non hanno però rinunciato alla protesta «morbida» organizzata a La Spezia. Ieri, dalle 8 e fino alle 20, cittadini e turisti hanno potuto viaggiare gratis. Alliniziativa hanno aderito tutti i tassisti della città e la cittadinanza, solidale, non ne ha approfittato: non cè stato assalto ai taxi perché le corse erano gratuite. I tassisti hanno anche ottenuto un risultato sostanziale con il Codacons che ha accettato, ieri, lidea dellabolizione del cumulo delle licenze a determinate condizioni: sconti liberi ed eliminazione della tassazione del tempo di chiamata. Meno incoraggianti, invece, alcune dichiarazioni del segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: «Nelle grandi città non vengono concesse nuove licenze e quindi le poche che ci sono vengono messe in vendita anche a 200mila euro, quindi il decreto del Governo va bene».
Al di là del gioco delle parti la trattativa appare complessa e necessita tempi lunghi. Bersani preme sullacceleratore perché «i cambiamenti veri si fanno in poco tempo»; ai tassisti però non piace correre e sono sempre pronti a tirare il freno a mano dello sciopero.
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