«La rivolta è appena cominciata». Il coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e provincia che nei giorni scorsi ha manifestato in centro, lasciando una scia di scritte sui muri, non mollano.
Questa mattina alle 9.30 saranno davanti a Palazzo Marino «in migliaia, da tutti gli istituti» per protestare contro la riforma della scuola del ministro Gelmini. E per rispondere al vicesindaco Riccardo De Corato, spiegano, «che sostiene inammissibile bloccare ogni settimana la città» con i cortei. Gli studenti usano un linguaggio da rivolta: «Lautunno caldo degli studenti - scrivono in una nota dai toni minacciosi - è sempre più rovente. Non solo bloccheremo la città tutte le volte che sarà necessario, magari anche ogni giorno».
Non basta: «Non appena il decreto sarà legge - avvertono -, passeremo anche a un blocco delle lezioni con occupazioni e autogestioni per riprenderci le scuole, studenti e professori insieme, e restituirle alla cultura e al sapere garantito per tutti, a costo di trovarci in piazza per fare lezione».
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