La Provincia istituisce il premio che non vincerà

Arriva Pimby, premio per chi fa e non blocca. Onori dopo oneri per le amministrazioni che realizzano opere pubbliche coniugando il rispetto delle regole con il coinvolgimento dei cittadini. Oneri per gli amministratori che «con intelligenza e sensibilità gestiscono processi decisionali, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità» spiega Chicco Testa che di Pimby (Please in my backyard, ndr) ne è il presidente.
Spiega diffusa da Testa chiosando la sindrome del Nimby (Not in my backyard, ndr) e diffondendo il bando delle candidature in quel di Palazzo Isimbardi. Sì, avete letto bene: il lancio del premio per le pubbliche amministrazioni virtuose infrastrutturalmente è avvenuto nella sede della Provincia di Milano, che sin qui ha sposato la cultura del «no», del «se» e del «ma» ovvero del non fare.
Presentazione in via Vivaio che stupisce poiché «l’amministrazione del ds Filippo Penati e dei suoi assessori è sinonimo di incapacità decisionale» afferma Forza Italia.

Chiosa di un incontro riservato con Testa, che ai consiglieri provinciali azzurri ha offerto la presidenza dell’associazione milanese «riconoscendoci l’impegno quotidiano nel fare» confida Bruno Dapei: «Schiaffo in più per Penati and company che niente fanno per Pedemontana, BreBeMi e Tem».

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