«Un provvedimento inutile E i costi saranno troppo alti»

«Un provvedimento inutile E i costi saranno troppo alti»

Bocciatura piena da parte dei commercianti al prolungamento degli orari di apertura dei negozi. A sintetizzare l’umore di chi è dietro alla cassa è Simonpaolo Buongiardino, dell’Unione del Commercio.
Buongiardino, perché l’apertura 24 ore su 24 non può funzionare?
«Perché piace a tutti l’idea di poter andare a comprare una camicia alle 23 ma poi nessuno ci va».
Insomma, il decreto Monti non convince i commercianti?
«No, è un abbaglio e non è affatto interessante. Né per chi vende né per chi acquista».
Perché non conviene a chi vende?
«Perché i costi sono troppo alti. Già è difficile tenere aperto oltre le otto ore al giorno: bisogna pagare gli straordinari, il lavoro domenicale e va calcolato anche il turno di riposo di mezza giornata delle commesse. Con l’apertura notturna servirebbe assumere almeno una persona in più e la maggior parte dei negozianti non se lo può permettere».
A fine anno i conti non tornerebbero?
«Per niente, non ci sarebbero entrate sufficienti a coprire i costi. Teniamo presente che il ricarico sulla merce non è poi così alto».
Per questo il debutto dell’apertura fino alle 22 non è andato bene?
«È la dimostrazione che la gente non va a fare shopping fuori dagli orari canonici».
Però c’è da dire che la maggior parte dei negozi era chiusa.
«I commercianti per ora non sono interessati. È anche vero che l’apertura a macchia di leopardo non serve a niente, non è accattivante».
Quindi cosa bisognerebbe fare per far funzionare il metodo?
«Per lo meno bisognerebbe mettersi d’accordo. Credo che a breve il Comune organizzerà dei momenti di confronto per coordinare le aperture serali. Bisogna evitare che nelle vie ci sia un negozio aperto qua e uno là. Serve piuttosto un’offerta vera, altrimenti perché una persona dovrebbe andare a fare acquisti di sera?».
Idee?
«Si potrebbero decidere gli orari via per via. Oppure categoria per categoria, anche se non è affatto facile. Questo discorso però vale solo per le arterie principali dello shopping. Fare sistema in periferia è praticamente impossibile».
Bisogna ammettere che lo shopping serale permetterebbe ai negozianti del centro di riscattarsi dall’impedimento dell’Aerea C.
«Sì, però le vie principali per gli acquisti sono già fuori dall’Area C. Penso a corso Buenos Aires o corso Vercelli.

In centro la situazione è più frammentata».
Come sta andando la stagione saldi?
«Un vero bilancio si potrà trarre lunedì. Ma bene ha fatto il sindaco Pisapia a disporre l’apertura in questi giorni, indipendentemente dal decreto Monti».

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