Milano. Lingresso per far entrare la gente comune alla camera ardente di Sandra Mondani, allestita ieri allo studio 4 di Cologno Monzese, era il più tranquillo. I cancelli hanno aperto con venti minuti di anticipo, la piccola folla ha iniziato a sfilare davanti alla bara - circondata di rose bianche - e cera chi mandava un bacio e chi salutava Sandra con un breve cenno della mano. Una commozione tangibile.
Discorso diverso, invece, per lingresso riservato ai Vip. Qui, per ben tre volte nel pomeriggio, visibilmente scossa, è uscita Rosalie Magsino per annunciare alla stampa che non avrebbe replicato alle dichiarazioni dellaltro ieri di Virginia Vianello, nipote di Raimondo, che imputava alla famiglia di filippini Magsino (quattro persone, tutte «adottate» dalla coppia di attori) di «aver troppo isolato Sandra». Tanto che negli ultimi giorni era impossibile mettersi in contatto con lei. «Replicherò a tutto questo - ha detto la portavoce dei Magsino - solo in seguito. Noi abbiamo soltanto eseguito la volontà di Sandra, nientaltro». La Magsino, però, non ha però risposto alla domanda su «a che titolo fossero in quella casa e se ci rimarranno». Il figlio di Rosalie, Gianmarco Magsino, ha aggiunto alle parole della madre che a lui «manca la zia Sandra». Virginia Vianello aveva detto che: «Non cè stata alcuna adozione dei filippini e pure loro lo hanno riconosciuto. È tutto da verificare». Ma ieri ha smorzato le polemiche, affermando che le questioni economiche legate alleredità non centrano.
A parte questa querelle (non si sono ancora trovate le ultime volontà della Mondaini), rimane il saluto alla grande artista. Il via vai dei fan è stato costante per tutta lapertura della camera ardente, con poche piccole pause. Accanto alla bara sono rimasti pochi amici di famiglia, tra cui la sorella di Umberto Veronesi, Franca, compagna di scuola di Sandra. Cerano anche le sarte di famiglia, Donata Orlandi (per Sandra) e Anna Orlandi (per Raimondo), e don Gabriele, padre spirituale della coppia.
I vip, invece, si sono concentrati allinizio e alla fine del pomeriggio. Dopo una sortita privata di Rita Pavone, alle tre e mezza, la prima ad arrivare è stata Miriana Trevisan, in lacrime: «Un anno drammatico. Mike Bongiorno, Raimondo Vianello, ora Sandra. Una generazione generosa nellelargire consigli, come quello di Sandra che mi spingeva a fare un bambino. Ne ho fatto tesoro». Sono poi arrivate Giorgia Trasselli (la «tata» di Casa Vianello), Paolo Liguori, la regista Silvia Arzuffi, diversi dirigenti Mediaset e Publitalia (tra cui Massimo Porta, Giorgio Restelli, Andrea Giudici, Marco Manfredi), lex calciatore Roberto Bettega, Cristina Parodi, Daniele Bossari, Davide Mengacci. Quasi a sera, arrivano alla camera ardente, Gerry Scotti, Giorgio Gori, Claudio Brachino e Piersilvio Berlusconi, che ha stretto la mano a Edgard Magsino. «Lho conosciuta da piccolissimo - ha detto Piersilvio Berlusconi.
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