Pubblico da record al Duse per «Canto di Natale»

Platea piena per la prima al Duse di Canto di Natale. Un pubblico ridondante di giovani, oltre agli abbonati alla Stagione dello Stabile che non volevano mancare alla storia di Dickens che butta dentro l'atmosfera natalizia in maniera più dolce e romantica del traffico di questi giorni in città e, diciamolo, aiuta ad essere più disponibili e buoni verso il prossimo. Già perché la storia del vecchio e arido Scrooge in fondo appartiene un po’ a tutti e un po’ a tutti fa nascere proponimenti di cambiamento per il futuro (che speriamo non scompaiano appena messo di nuovo in dispensa l'albero di Natale e le sue decorazioni). Una buona idea quella di Valentina Arcuri e Carla Peirolero che hanno pensato di rispolverare la novella di Dickens inserendo la figura di uno scorbutico bidello che non apprezza le prove di coro di un canto natalizio all'interno della sua scuola. Come Scrooge anche il bidello odia le feste e non capisce il perché generino tanta felicità negli altri, quando in lui fanno esplodere solo insofferenza ed isteria. Ci sono ancora le luci di sala quando 30 bambini del Coro di ragazzi del Museo Luzzati entrano in fila, ben allineati e ben compiti dentro le loro camicette bianche, tutti come dei teneri angioletti e, sistemati sul palco, attaccano a cantare sulle note di Cesare Grossi. Quest'immagine idillica dura poco, l'arcigno bidello li butta fuori e vestiti gli abiti di Scrooge si impossessa anche della personalità di lui e da qui comincia la storia. Enrico Campanati ci sa fare in questo ruolo e gestendo anche la regia dello spettacolo sceglie il teatro delle ombre per iniziare quel viaggio onirico da cui il suo personaggio ne uscirà purgato e ritemprato. Lo spettacolo tuttavia manca di note brillanti non riuscendo a trovare all'interno dell'antico testo qualcosa che vivacizzi la polverosa morale ottocentesca. Purtroppo la storia commovente dai risvolti pedagogici e sociali rimane lì, un po’ stantia.

Resta comunque da lodare l'idea che trova il coinvolgimento di musicisti, cantanti, mimi e attori, che certo fa intendere un complesso lavoro dietro, ai fini di ricordare che infondere lo spirito del Natale è un toccasana per tutti. Messaggio che sembra proprio essere arrivato a destinazione dal momento che a grande richiesta è stata aggiunta una replica venerdì 23 dicembre alle ore 16.

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