Il Puc e il rilancio delle aree produttive Così Genova tornerà ad attirare abitanti

(...) da Albaro ad Erzelli. Devono esserci le condizioni di trasporto in grado di servire almeno 5-6mila persone, tra studenti e addetti, al giorno. Chiediamo al sindaco un impegno su questo tema e che venga fatta chiarezza sul trasporto pubblico». A preoccupare il Pdl è il rinvio del progetto della funivia di accesso. «Per ora ci hanno detto che è stato accantonato - aggiunge il consigliere Giuseppe Costa -. Temiamo che questo rinvio trasformi Erzelli in un quartiere alienato». Poi c’è anche l’altro fattore, non meno importante ed essenziale alla riuscita dell’intervento, che è il reperimento delle risorse finanziarie. «Chiediamo un chiarimento anche sulla copertura economica dell’operazione da 200 milioni di euro circa - dice Campora -, ai quali ne mancano almeno 50. La Facoltà di Ingegneria e altre parti della città non devono essere danneggiate». Se Erzelli non viene fatto con impegno e bene, allora resterà la solita opera incompiuta, una delle tante. Sul piano logistico, il Pdl ha proposto poi al Comune lo studio di un grande parcheggio di interscambio nell’area delle ex caserme aeronautiche dell’aeroporto Colombo, stile «Famagosta», collegato direttamente con il villaggio hi-tech.
Secondo punto all’ordine del giorno della conferenza stampa dei pidiellini, il Puc. O meglio, i documenti che il gruppo ha presentato ieri in consiglio comunale. Raccolte le perplessità delle associazioni - da Assedil a Confindustria - sul nuovo Piano urbanistico comunale, il Pdl chiede di utilizzare questi mesi dedicati all’iter del progetto, per approfondire le questioni rimaste in sospeso.
«I nodi devono essere sciolti entro la chiusura del ciclo amministrativo - sostiene il consigliere Guido Grillo -. Genova continua a perdere i suoi residenti, da 800mila siamo passati a 600mila. Ma questo dipende anche dalle diminuzione delle aree per le attività produttive che vengono trasformate in residenziali». E qui sta il punto, se Genova vuole tornare ad attirare popolazione deve bonificare le aree dismesse e realizzarvi nuovi insediamenti destinati alla produzione. «Chiediamo di avere un elenco delle zone dismesse e la loro destinazione d’uso in base al Puc in vigore e a quello nuovo, dove sono le aree verdi, quelle per i parcheggi di interscambio e quelle destinate a nuove edificazioni». «Lo slogan costruire sul costruito fatto proprio dal Comune di Genova è inutile - aggiunge Campora -, bisogna bonificare le aree dismesse e offrire nuove opportunità per le aree produttive».
Sul l’alluvione del 4 novembre scorso, il Pdl vuol sapere come avverrà la messa in sicurezza idrogeologica dei centri abitati, il censimento dei rivi e dei torrenti e dei terreni lungo i torrenti. Infine, su richiesta del municipio Medio Levante, il consigliere Cecconi appoggia l’idea di realizzare un porticciolo turistico alla Foce con una spiaggia urbana. Anche questo nell’ottica di aiutare Genova, dal punto di vista turistico questa volta. C’è tempo anche per una battuta sulle prossime comunali e sul congresso provinciale del partito che dovrebbe essere il 18 gennaio.

«Il congresso deciderà come nominare il nuovo candidato sindaco per il centrodestra - spiega Campora - se farlo con le primarie o no. In caso positivo potranno votare solo gli iscritti al partito o tutti i cittadini». Ma alcuni pidiellini sono pronti a scommettere: «Il nostro candidato? Matteo Rosso».

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