nostro inviato a Fuji
È come se un caterpillar fosse passato sopra monsieur Jean Todt. Dopo la spy story che ne ha tormentato lestate, ora la funny story, la buffa storia dellemail inviata e non ricevuta.
È come se un caterpillar fosse passato sopra Stefano Domenicali, il direttore sportivo del Cavallino. Stanchi entrambi, delusi entrambi, si siedono davanti al plotone desecuzione mediatico.
Signor Todt, una bastonata alle speranze mondiali.
«Se informati in tempo non sarebbe successo, avremmo subito montato le gomme richieste».
Visto il ritardo con cui avete ricevuto lemail, farete ricorso?
«La vedo difficile».
Perché?
«Non vogliamo, a corsa ormai finita, aprire una controversia che non farebbe bene allo sport. E comunque non stiamo accusando la Fia, diciamo solo che ha sbagliato».
Non trova che ci sia unamara ironia nella vicenda: il caso McLaren risolto grazie alle email, e questo pasticcio per non aver ricevuto unemail?
«Sono due vicende diverse, non paragonabili».
E adesso in Cina?
«Adesso, anche matematicamente, resta solo Raikkonen in lotta per il titolo e Felipe lo aiuterà. Chiaro, Massa avrebbe preferito essere lui a lottare per il titolo».
Questo pasticcio che ripercussioni avrà a livello politico e sul suo futuro?
«Peso politico? Il mio futuro? La politica non centra con quanto accaduto, si tratta solo di una email arrivata tardi, labbiamo ricevuta alle 13.37, a corsa iniziata. Sarebbe stato sufficiente mandare un segnale sui monitor. Quanto al mio futuro, non penso che dopo 244 gran premi e 12 mondiali possa dipendere da questo. Sarei uno scemo totale a prendere una decisione sulla mia carriera per questo».
Tocca al direttore sportivo pararsi davanti al plotone.
Signor Domenicali, come si spiega una cosa simile?
«Luso delle email per inviare comunicazioni va bene per informazioni di basso profilo, non per questioni delicate. In questi casi è necessario che la Fia abbia la certezza che il destinatario ha davvero ricevuto lemail».
E quindi?
«Quindi non si può pensare che uno stia tutto il giorno davanti al personal computer attendendo email. Ripeto: le comunicazioni importanti vanno fatte direttamente, lo prevede larticolo 49 del regolamento sportivo.
Ma perché agli altri team lemail è arrivata in tempo?
«Puoi essere sicuro dellorario di invio, però mai di quello di ricezione... basta un sistema di protezione diverso per cambiare e ritardare larrivo».
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