Roberto Fabbri
Tutti i Paesi, compreso lIran, hanno diritto a utilizzare il nucleare, «ma in modo da non suscitare inquietudini» in una parte della comunità internazionale. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, ieri in Cina per il vertice dellOrganizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Ocs), di cui fanno parte, oltre a Cina e Russia, le quattro Repubbliche centroasiatiche Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan.
Putin ha avuto occasione di incontrare il collega iraniano Mahmud Ahmadinejad, al centro delle critiche e dei sospetti della comunità internazionale per la gestione anche mediaticamente sopra le righe del programma nucleare del suo Paese. «Ho avuto unimpressione molto positiva di questincontro - ha detto Putin ai giornalisti - LIran ha reagito in modo positivo alle proposte europee concordate con Stati Uniti, Russia e Cina. È pronto a iniziare i colloqui e spero che molto presto faccia conoscere la sua posizione». Prima del faccia a faccia con Ahmadinejad, il presidente russo aveva ripetuto che il suo Paese intende rimanere «un partner affidabile» dellIran; da parte sua il capo dello Stato islamico che negli ultimi mesi ha più volte ripetuto di considerare «un mito» lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti e di auspicare la cancellazione dello Stato di Israele ha assicurato compunto che lIran si muoverà nellinteresse della pace mondiale.
A Shanghai il presidente iraniano ha giocato abilmente le sue carte in un momento in cui Teheran fa muro alle richieste dell'Occidente in materia di nucleare, e parte dell'Asia, con la Cina in prima linea, cerca di placare la propria grande sete di petrolio e gas: in questi stessi giorni il premier cinese Wen Jiabao è in Africa, letteralmente a caccia di contratti petroliferi. «È nostro desiderio che lOcs diventi forte e influente in campo economico, politico e commerciale, a livello regionale e internazionale, così da evitare a potenze dominanti la tentazione di usare le loro forze per ingerirsi negli affari di altri Stati», ha detto Ahmadinejad con evidente riferimento agli Stati Uniti. L'Iran - ha concretamente proposto Ahmadinejad - è pronto ad ospitare un vertice di ministri dell'energia dei sei paesi membri dell'Ocs per studiare forme di cooperazione nella ricerca e nello sfruttamento delle fonti energetiche e nel trasporto di greggio.
Questo mentre a Vienna i vertici dellAgenzia atomica internazionale hanno completato lesame della pratica iraniana e continua lattesa di una risposta di Teheran alle offerte occidentali in cambio dello stop allarricchimento delluranio, passaggio chiave per la produzione di ordigni atomici.
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