Quando si è presentato alla caserma dei carabinieri era disperato. Gli avevano appena scippato il portafoglio nel quale aveva riposto il denaro della pensione. Circa seicento euro che consistono nellunica entrata su cui luomo può fare affidamento per sostenersi per un intero mese.
Fatta la denuncia, nella vana speranza che i militari gli potessero rintracciare il portafogli (magari con il vitalizio integro), luomo ancora scosso ha lasciato la caserma. Ma poche ore dopo è tornato indietro chiedendo agli stessi carabinieri se loltraggio a pubblico ufficiale fosse da considerarsi ancora un reato.
I carabinieri, quasi increduli di fronte alla domanda, hanno replicato alluomo: «Loltraggio non è più un reato. Questo non significa che lei possa dire o fare ciò che vuole con noi».
Detto, fatto luomo si è scaraventato contro un carabiniere cominciando a minacciarlo e spintonarlo allinterno della caserma. Usando frasi colorite contro larma. Dopo minuti di furiosa reazione, i militari sono riusciti a calmarlo e, quando hanno chiesto spiegazioni sullatteggiamento avuto, la risposta è stata chiara: «Voglio andare in galera così ho la possibilità di mangiare ogni giorno. Non essendo più reato loltraggio non ho neanche fatto nulla di male». Una storia quasi incredibile che luomo ha però raccontato anche davanti ai giudici dopo il fermo dei carabinieri e il processo per direttissima avvenuto il giorno successivo allarresto.
«Signor giudice, come faccio a vivere senza il sostentamento mensile? Mi mandi in carcere per questo mese, almeno avrò di che sfamarmi». Le accuse di violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio cerano tutte, così da fare in modo che larresto venisse convalidato. Purtroppo per il protagonista dellinsolita vicenda non cè stata la possibilità di restare in prigione così a lungo.
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