Quando l’automazione si fonde con la siderurgia

Quando l’automazione si fonde con la siderurgia

Più si sviluppava l’automazione, più cresceva, in azienda, l’importanza delle risorse umane, sottratte progressivamente, proprio grazie all’impiego dell’automazione, da compiti di routine, per essere impiegate in funzioni sempre più sofisticate e qualificanti. Una smentita, questa, per tanti versi clamorosa ai tanti profeti di sventure che immaginavano scenari sempre più bui a mano a mano che la tecnologia prendeva campo nella fabbrica. A testimoniarlo, ancora una volta - se ne fosse bisogno, anche in pregevole forma iconografica - è la mostra «888 impianti raccontano l’evoluzione tecnologica al servizio della siderurgia», che si inaugura oggi nel Sottoporticato del Ducale alla presenza del viceministro delle Infrastrutture Roberto Castelli, e resterà aperta al pubblico fino al 26 novembre (lunedì-venerdì, 10-13, 15-19; sabato e domenica 10-19. Ingresso libero).
L’esposizione, fortissimamente voluta e organizzata da Ansaldo Sistemi Industriali con il patrocinio di Comune e Provincia di Genova e Regione Liguria, vuole innanzi tutto celebrare «l’ambizioso traguardo nell’evoluzione dell’automazione di processo e della componentistica per la siderurgia», che ha avuto ed ha tuttora a Genova punti di riferimento essenziali. Ma scorrendo le immagini della mostra, si può percepire in maniera netta anche il rilievo assunto dall’automazione di processo per aumentare efficienza e sicurezza degli impianti attraverso la tecnologia informatica, laddove in precedenza gli operatori erano costretti a monitorare direttamente i parametri di funzionamento e la qualità dei risultati per regolare le attrezzature. Con ovvi riscontri, decisivi, anche in termini di sicurezza, visto che l’automazione di processo semplifica le operazioni tramite l’impiego di migliaia di sensori che registrano i valori di parametri fondamentali (i dati raccolti vengono infine immagazzinati e analizzati da un elaboratore centrale). In questo ambito, la mostra ripercorre le tappe dello sviluppo dell’automazione di processo e della componentistica per la siderurgia attraverso un arco temporale che va dal secondo dopoguerra a oggi: un percorso iniziato da Ansaldo, partito da Genova e approdato in ogni Paese del mondo in cui la crescita economica aveva la siderurgia come punto di partenza.
«Automazione e siderurgia - sottolinea in particolare Claudio Andrea Gemme, amministratore delegato di Ansaldo Sistemi Industriali - rappresentano quindi il filo conduttore di un viaggio, in cui la nostra azienda è sempre stata in prima fila, attraverso l’innovazione, le diverse condizioni di lavoro e l’evoluzione della società.

Gli 888 impianti della nostra mostra - conclude Gemme - testimoniano l’impegno quotidiano di generazione di lavoratori, la vocazione a innovare, le scelte strategiche lungimiranti, valori che da sempre caratterizzano Ansaldo Sistemi Industriali, rimarranno un elemento costante del nostro futuro e un punto di partenza per il lavoro delle giovani generazioni». Ancora una volta, dunque, automazione di processo e fattore umano complementari. A garanzia dello sviluppo.

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