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«Quando si offende un grande campione si perde il limite del senso della civiltà»

Persino i giallorossi erano pronti a celebrare nel migliore dei modi l’ultima di Maldini a San Siro. Totti e compagni si erano addirittura presentati sul campo con una bella dedica stampata sulle loro maglie. «Grazie Paolo, grande capitano», il tributo giallorosso al capitano rossonero. Poi la macchia della contestazione della curva e lo stupore che travolge in pieno persino il tecnico Luciano Spalletti: «Me l’hanno detto i miei giocatori che sono rimasti particolarmente colpiti. Se è vero questo, quelli che vengono al campo per offendere e picchiare sono quelli che non amano questo sport e lo usano, devono restare a casa. Se si offende uno come Maldini si è passati oltre il limite del lecito sotto tutti gli aspetti».
Poi Spalletti si è concentrato sulla vittoria dei suoi ragazzi che è valsa il lasciapassare per l’Europa League: «Va dato merito ai ragazzi di aver lavorato in modo serio e corretto in questa situazione. Bravi i ragazzi che hanno vinto in un campo difficile come questo». Ma in una stagione altalenante, anche il raggiungimento dell’obiettivo minimo, «dà fiducia e forza alla società.

Il futuro è sicuramente roseo per questa squadra e questa società», la speranza di Spalletti, che invece si schermisce quando gli si domanda del suo futuro: «Le cose giuste vanno dette al momento giusto».

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