Uno dei tre ferrovieri sceso dalla Torre Faro ha avuto un colloquio di lavoro con TreNord. E questa è una buona notizia nella vicenda triste dei centocinquantadue lavoratori lombardi lasciati a casa dopo la soppressione dei vagoni letto. «LItalia è più divisa senza i treni notte» recita lo striscione che è il cuore della protesta sulla Torre che svetta in Stazione Centrale. Lì in alto, a vivere, dormire e protestare, è rimasto ancora un ferroviere licenziato, mentre a terra si cerca di trovare una soluzione definitiva o almeno un accordo che limiti i danni.
In Regione si è riunito il tavolo di monitoraggio sullaccordo del 30 dicembre per garantire le riassunzioni necessarie. Assente annunciata la Cgil, presenti Cisl, Uil, Ugl e molte altre sigle minori. Erano presenti per il Pirellone lassessore al Lavoro, Gianni Rossoni, e ai Trasporti, Raffaele Cattaneo. Assenti lassessore comunale al lavoro, Cristina Tajani, e i vertici di Atm.
I primi risultati concreti saranno verificabili il 31 gennaio, quando 45 lavoratori verranno assunti dalla Angel Service per il servizio notte: 12 a Milano e 32 a Bologna. Seconda scadenza il 31 marzo, quando sarà TreNord a chiudere i contratti con 22 persone. Le altre scadenze sono state fissate al 31 maggio e al 31 settembre e riguardano i 35 lavoratori a carico delle imprese che gestiscono appalti Trenitalia e 25 di Rfi. Trenitalia si è impegnata a procedere entro la metà di febbraio alla selezione dei profili idonei dei 60 lavoratori.
Lazienda si è impegnata a dare lavoro a cinque dei centocinquantadue lavoratori rimasti senza occupazione. Non molti, ma comunque qualcosa. Al momento, a fronte di impegni concreti arrivati da TreNord, Angel Service e altre aziende del gruppo Ferrovie dello Stato, limpegno di Atm è rimasta una semplice dichiarazione di intenti.
Proprio per questo lassenza dei rappresentanti di Atm ha suscitato grande sorpresa e consistenti polemiche. Sia lassessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, sia il segretario generale della Uil, Walter Galbusera, hanno acceso i riflettori sul fatto che lex municipalizzata non fosse presente al tavolo regionale. «La nostra è una risposta vera e concreta a chi chiede lavoro. Non vorremmo pensare che qualcuno sia bravo solo a fare proclami di solidarietà - il commento di Cattaneo -. Ci auguriamo che entro il 31 marzo Atm rispetti gli impegni presi, anche per bocca di assessori del Comune».
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