Quando le squadre genovesi erano il vivaio dell’Under 21

Alessandro Ogliani

L'esordio di Criscito nella Nazionale Under 21 è un piacevole ritorno al passato. Le squadre genovesi sono sempre state un serbatoio importante per le squadre nazionali, da Eranio, Panucci, Ruotolo, a Vierchowod, Mannini, Lombardo e molti altri la maglia azzurra è sempre stata motivo d'orgoglio per i «rossoblucerchiati». Negli ultimi anni la Sampdoria di Garrone è riuscita a proporre giocatori importanti e le presenze dei vari Bazzani, Volpi, Diana non sono state casuali, la dimostrazione sono Bonazzoloi, Del Vecchio e Palombo che oltre ad essere seguiti spesso dal commissario tecnico Donadoni e dai suoi collaboratori sono convocati. Naturalmente anche l'Under 21 ha il suo fascino e giovani calciatori come Criscito sono il futuro, gli anni precedenti Angelo Palombo, sotto la guida di Gentile ha conquistato il titolo europeo e la medaglia di bronzo olimpica ad Atene.

È evidente che l'Under 21 non ha più il seguito di una volta quando Vialli, Mancini, Zenga, Giannini avevano più «audience» della prima squadra Nazionale, il gruppo all'epoca allenato da Azeglio Vicini non vinse nulla tranne il premio per la simpatia che trasmettevano quei giovani campioni. Purtroppo nel calcio moderno i ragazzi bruciano le tappe ed un giocatore importante come Aquilani è già parte integrante di un gruppo Campione del Mondo tralasciando le partite dei pari età.

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