Quando la strada si fa impraticabile non rimane che cambiare cavallo

Leggo con tanta amarezza sul vostro Giornale datato 29-09 che quanto sta accadendo alla federazione spezzina di Alleanza nazionale ha un vecchio detto e lo voglio citare, dice che tutto si può perdonare, ma non dimenticare perché prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine, infatti sto dimostrando che non ho dimenticato, quanto è successo a me quando rappresentavo la federazione di An a Lerici, e ricordare le stesse parole dette allora, che protestare non serve a nulla, il capo ha sempre ragione, e quanto mi veniva detto dagli attuali dirigenti della tessa federazione provinciale, convincendoti col dire che non serviva uscirsene, le battaglie si vincono restando all'interno del partito, ed io, con i miei oltre cento iscritti, volli seguire tale consiglio, ancora per un po’ di tempo. Mi accorgevo che i rapporti con la segreteria provinciale e con quella regionale gestita allora da Giorgio Bornacin, diventavano sempre più difficili, fino alla totale rottura, deciso da tutta la direzione a non partecipare nemmeno al congresso provinciale tenutosi a Sarzana. Da quel momento cominciai a capire che le battaglie si vincono combattendo dall’esterno cambiando cavallo e liberarsi di una strada impraticabile.

Con questo tengo a ricordare ai miei vecchi amici, che a me dopo tutti i miei reclami e tanti di voi se lo ricorderanno, da Roma e dalla viva voce di Altero Matteoli oggi ministro, e dall’intera direzione nazionale, che non c’era niente da fare tutto dipendeva dal segretario regionale, allora Giorgio Bornacin, oggi Minasso. Concludo dicendo ai miei cari amici di An che se le leggi non sono cambiate, non mi resta, che augurarvi che a voi vada meglio e forse sì perché troppo bisogno di tutti.
La Spezia

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