Quarantotto ore di caos per chi viaggia in treno

Si tenta una mediazione. I sindacati: «Azienda allo sfascio, non abbiamo scelta»

da Roma

I sindacati di base confermano lo sciopero nazionale di oggi nelle Ferrovie dalle 9 alle 17 per il personale della circolazione treni e per l'intera giornata per i ferrovieri non addetti alla circolazione treni o ad attività strumentali e complementari collegate. Esclusi dallo stop i ferrovieri del Lazio che, invece, sciopereranno domani 13 gennaio. Lo precisa il coordinatore nazionale della Cub (confederazione unitaria di base) Walter Montagnoli in una nota spiegando di averlo fatto presente alla Commissione di garanzia, la quale aveva contestato lo sciopero di domani per rarefazione oggettiva, perché cioè era già stato proclamato uno sciopero nel Lazio. Montagnoli aggiunge che «è importante capire che noi abbiamo revocato lo sciopero nel Lazio per cautelarci, ma in realtà avremmo potuto non farlo per due ragioni: l'ambito è diverso, infatti lo sciopero del Lazio proclamato da Cgil, Cisl e Uil è uno sciopero locale mentre il nostro è nazionale; la seconda ragione è la coincidenza dell'orario che avrebbe comunque reso regolare lo sciopero. Quindi - conclude il sindacalista - lo sciopero resta in vigore».

Richiamando «lo sfascio» delle Ferrovie, tra «soppressioni, ritardi cronici, zecche e cimici», i sindacati di base «vogliono mettere fine a questo scempio» e «i ferrovieri non vogliono essere travolti da queste politiche sbagliate». «Lottiamo per una Ferrovia sicura, efficiente, pubblica e sociale», si legge nella nota della Cub.

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