Quarto Oggiaro Non denunciò le molestie in classe, preside assolto in Appello

Assolto in appello Fausto Caielli, l’ex preside della scuola di Quarto Oggiaro condannato in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione per non aver denunciato il maestro Antonio Silvestre sospettato di molestare alcuni bimbi di una quarta elementare. Al supplente i giudici della prima corte d’appello hanno ridotto la condanna da 11 anni a 8 anni di carcere.
La sentenza è stata accolta con un applauso da una trentina di esponenti del Comitato per Fausto Caielli a cui durante il processo hanno aderito a sostegno del preside circa 200 persone tra docenti, dirigenti scolastici, medici che hanno lavorato nella scuola e sindacalisti. Il preside, oggi in pensione e assolto «perché il fatto non costituisce erato», era accusato di omessa denuncia e concorso in violenza sessuale per omissione. Questo perché per la legge non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo. Secondo l’accusa, dunque, il preside doveva rispondere di una parte delle molestie commesse da Silvestre perché era rimasto inerte quando gli erano stati segnalati i sospetti sui comportamenti del supplente prima da un’altra insegnante della classe, poi dalla coppia dei genitori del primo bimbo che si era confidato a casa, e infine da un terzo genitore. A tutti aveva risposto pretendendo una dichiarazione scritta prima di riportare i sospetti alla Procura.

Nessuno, però, aveva voluto mettere nero su bianco le proprie paure e la situazione si era trascinata per un altro mese. Il processo ha poi ricostruito che Silvestre, arrivato a scuola come supplente nel settembre 2007, molestava i maschietti della classe che seguiva durante le lezioni.

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