Ancora una volta il Foro di Cesare apre le sue porte allarte contemporanea. Dopo Mario Merz e Tony Cragg adesso è il turno di Alfredo Pirri a utilizzare un palcoscenico tanto importante. Prendendo spunto dagli antichi camminamenti del Foro stesso, Pirri, proseguendo nel suo progetto dal titolo Passi, rievoca e riecheggia al medesimo tempo i luoghi ancora intrisi della storia, un tempo territorio di azione veri e propri.
Limmagine del suo lavoro, è suggestiva, va detto, e sia che si passi a via dei Fori Imperiali di giorno che di notte, si ha la sensazione di un qualcosa che è lì per testimoniare un omaggio al passato. In senso assoluto.
È anche per questo motivo che lartista originario di Cosenza ha voluto proseguire in questo luogo la tematica già affrontata in altri luoghi rari, che hanno avuto in qualche modo un interesse storico-religioso-celebrativo, la tematica appunto dei passi, del cammino, di un momento di riflessione, di silenzio, che è disturbato uditivamente solo dal rumore degli specchi che vanno in frantumi. Perché di specchi sono fatti questi suoi lavori, decine di metri quadrati di specchi rotti, simbolicamente attraverso il calpestio delle persone.
Ed è questa limmagine che si ha da sopra, perché nel Foro non si può ovviamente entrare, ma lopera si può e deve essere vista unicamente dallesterno; metri e metri di luce che sembra risalire quasi dalle fondamenta del foro stesso, ad illuminare la città nuova che è ad alcuni metri sopra. È lartista stesso ad affermare che la resa dellimmagine che si ha è caleidoscopica, unica nel suo genere.
Che di notte ambisce ad avere anche una suggestione maggiore, anche grazie a delle luci color «rosso Pirri», come si potrebbe dire, in virtù di quel colore tanto particolare che viene usato sovente dallartista per i suoi lavori. La mostra è a cura di Ludovico Pratesi.
Informazioni utili: Un segno nel Foro di Cesare. Ultimi Passi. Alfredo Pirri. Via dei Fori Imperiali. Fino al 15 ottobre