Angelo Mereu non ha bisogno di presentazioni. Tutta Milano lo conosce. Conosciamo il suo storico negozio di gioielli in via Solferino 22 e conosciamo le sue foto, indimenticabili ritratti alla città e al quartiere dove vive. Scatti che raccontano un amore durato una vita. Per i luoghi meneghini, sua patria adottiva, e per i personaggi che animano la nostra vita culturale. Nel suo locale a due passi dal Corriere, Mereu da un po ha deciso di allestire mostre. Fino a fine anno saranno esposte le sue foto sulla Turchia, insolita meta per un sardo che ha messo radici fonde sotto la Madonnina. Tu vai a dare unocchiata, a lasciargli un saluto, e ti accorgi che la sua Cappadocia sembra un antico ricamo. Mondo infinito e irreale che a guardarlo bene somiglia tanto alla Sardegna dove ancora va a passare le estati. Sono esposti soltanto sedici scatti, frutto di una selezione da un migliaio di opere, che sembrano fatti in altro pianeta.
Questa regione della Turchia, che sta a unora e mezzo di volo da Istanbul, è un affascinante labirinto di formazioni geologiche: sono torri, pinnacoli, gallerie, crepacci e canyon. Un paesaggio che fa venire pensieri strani, a percorrerlo in solitudine. Fa venir voglia di credere che da queste parti ancora vivano le fate e i folletti. Supponi che Mereu stesso creda a queste cose. In mezzo a quei funghi di pietra che tutti chiamano i «camini delle fate», lui deve essersi perso a osservare e inquadrare e pensare.
Il suo viaggio, compiuto nellaprile del 2002, è durato poco più di una settimana. «Sono partito con la mia famiglia - racconta - e una volta arrivato a destinazione, ho avuto la fortuna di essere accompagnato da una guida competente. Questi luoghi vanno capiti, assorbiti». La mostra racconta solo il paesaggio, solo in bianco e nero. Lui ti mostra tutto il corpus delle immagini, così si comprende che ha prestato attenzione a ogni cosa. Parecchie opere sono realizzate con la sua speciale tecnica allinfrarosso, campo nel quale è considerato uno dei maggiori esperti. Mereu si sofferma davanti a unimmagine dellantica città di Goreme, posizionata nellomonima valle e circondata da imponenti colonne di tufo. «Qui hanno girato perfino un episodio del film Guerre Stellari racconta lautore .
Si stupisce per tutto, Mereu. Lo fa a Milano come in capo al mondo. Sorpreso guarda le bizzarrie di una roccia e ne fa unopera darte.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.