Quei giornali italiani che godono quando gli inglesi ci diffamano

Salve direttore, sono veramente felice che un giornale italiano - il suo Giornale - abbia finalmente preso una posizione non passiva sul modo con cui noi italiani siamo trattati dalla stampa britannica. Per anni certa informazione inglese e televisiva ha trattato l’Italia, ma devo dire in generale l’Europa, in modo deplorevole, con poco rispetto, criticando tutto e tutti, dalla moneta unica alle leggi approvate a Bruxelles, con l’arroganza che da sempre distingue questo Paese.
Purtroppo per me che vivo qui come ristoratore, a contatto con la working class inglese, è normale sentirsi diffamati. Per di più, da gente che culturalmente è al di sotto della media; gente che vive in un Paese allo sbando economico, con oltre tre milioni di disoccupati; un Paese che ha venduto tutti gli asset a destra e a manca con problemi sociali incredibili; un Paese che detiene tutti i record negativi in Europa per consumo di alcol a tutti i livelli, dai grandi manager alla casalinga; e potrei continuare.
Quello che mi ha lasciato perplesso negli anni è che leggendo i giornali italiani e guardando la televisione italiana non mi e sembrato di vedere alcuna reazione. Si è scelto di subire passivamente i loro attacchi quasi con un complesso di inferiorità nei loro confronti. Eppure i giornali o addirittura i programmi televisivi regolarmente sbeffeggiano il nostro Paese. L’articolo della giornalista Maria Giovanna Maglie ha avuto il suo effetto. Eccome se lo ha avuto. Su alcuni giornali e televisioni del signor Murdoch si commentava quello che Berlusconi aveva dichiarato lunedì scorso. Mi spiace che il nostro primo ministro sia stato un po’ troppo politically correct. Loro non vanno per il sottile quando si tratta di noi. Se si tratta del primo ministro italiano, non c’è giorno che passa senza che questi signori cerchino il gossip o stupidaggini tipiche comunque dei loro tabloid, giornali senza senso letti dal novanta per cento dei sudditi del Regno Unito. Quindi oggi la volevo ringraziare per aver pubblicato quell’articolo. Spero che nei prossimi giorni altri articoli vengano pubblicati ribattendo colpo su colpo ai loro attacchi, per mostrare in che stato si trova chi da sempre guarda negli affari altrui dimenticandosi che ci sarebbe molto da vedere a casa propria.

Caro Siano, anche noi abbiamo visto la reazione dei giornali di Murdoch al nostro articolo sull’Inghilterra. Il Times ne ha dato notizia con un po’ di ironia. Ma non ha potuto certamente smentire i dati da noi pubblicati, dati che dimostrano che in moltissimi campi noi italiani stiamo molto meglio degli inglesi. Intendiamoci: lungi da noi l’intenzione di riaprire le ostilità. I tempi della «perfida Albione» e della «malanotte agli inglesi» grazie al cielo sono passati da un pezzo. Però è vero che ogni tanto si deve reagire a tante calunnie e perfino a tante volgarità. Invece ha ragione lei: la stragrande maggioranza dei media italiani riporta le «lezioni» impartite dall’Inghilterra senza commento, anzi compiacendosene perfino. Perché per molti, qui in Italia, non è importante l’immagine negativa (e falsa) che viene data del nostro Paese: è importante strumentalizzare questi attacchi per ritorcerli contro il nostro governo.

Forse almeno in questo gli inglesi sono davvero superiori a noi, maestri nell’autodiffamazione.

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