Per toglierla di mezzo si è provato di tutto: a estirparla, a schiacciarla, ad ararla. Perfino a bruciarla. Niente da fare, lambrosia ha dimostrato una resistenza diabolica. Eppure, a vederla, è esile come un fuscello. È un infestante potentissimo. Per combatterla - con lunico metodo efficace finora sperimentato, la falciatura - sono scesi in campo gli assessorati di Regione e Comune, lAsl, gli ospedali, le guardie ecologiche. Lambrosia nasce in maggio, in luglio è una pianticella adulta, dà il peggio di sé da agosto a settembre quando fiorisce. È anemofila, ossia il suo polline viaggia col vento: ogni folata sono milioni e milioni di pollini rimescolati. Granelli micidiali, sottili come le polveri: si insinuano in occhi, naso e polmoni e provocano congiuntiviti, raffreddori, tossi. Il 50 per cento delle vittime dellambrosia soffre perfino di asma. Dopo il fiore la pianticella produce uninfinità di semi, molto longevi, che assomigliano a tanti chicchi di riso. Possono restare a riposo nel terreno da 10 a 15 anni, si spostano con le ruote delle auto, aderiscono ai copertoni e infestano altre zone. Secondo gli esperti lambrosia conquista 10 chilometri di territorio ogni anno. «In dieci anni gli allergici allambrosia sono quasi raddoppiati, passando dal 7,5 al 13 per cento - ha confermato Gianfranco Bertani della direzione generale Sanità del Pirellone - per questo nel 99 il presidente della Regione ha emesso unordinanza che obbliga enti locali e privati a falciare le piantine in tre momenti dellanno, giugno, luglio e agosto. Per ora la tecnica dei tre sfalci si è dimostrata la migliore, lo dimostrano studi svolti in Canada, ma stiamo sperimentando anche altri metodi, come le semine alternative: se piantiamo uno strato erboso, ad esempio il trifoglio, lambrosia non cresce. Infesta, infatti, i terreni incolti e i bordi delle strade». Lassessorato allambiente del Comune conferma di eseguire, come ogni anno, le direttive regionali. Non esiste più un numero verde anti-ambrosia come in passato, le segnalazioni si possono però fare in assessorato allo 02-88467691: «Con lAmsa e il settore Parchi e giardini falciamo lambrosia nei territori comunali a fine giugno, in luglio e in agosto.
Le guardie ecologiche volontarie poi, contattano i proprietari di aree agricole non coltivate, urbane incolte o dismesse», hanno spiegato in assessorato. Se i privati non intervengono è sempre il Comune che si fa carico di estirpare larbusto e poi presenta il conto.\
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