Quell’ex impiegato edisoniano arrivato al grande schermo

Oggi alle 18.30 a palazzo Edison, Foro Buonaparte 31, Umberto Quadrino, amministratore delegato Edison, apre l'incontro «La fabbrica del cinema» con il regista Ermanno Olmi, Tullio Kezich, critico cinematografico del Corriere della Sera, e Sergio Toffetti, conservatore della Cineteca Nazionale, che ripercorreranno la nascita del cinema industriale italiano durante gli anni trascorsi dal cineasta all'interno della Edison. Quella di Ermanno Olmi e Edison è la «storia naturale di un piccolo miracolo nel quadro del cinema Italiano» (Kezich). Ex impiegato edisoniano agli approvvigionamenti, ex filodrammatico premiato con l'acquisto di una macchina da presa, Olmi si fece animatore e regista della Sezione cinema Edisonvolta, godendo dell'appoggio di uomini di grande apertura come il segretario generale Bruno Janni, che come sostiene Kezich, era «pronto a rimandare un consiglio di amministrazione per correre a visionare il documentario appena finito».

Nel volume in cui si ripercorre la filmografia industriale del regista, «Il mestiere dell'uomo», edito da Federico Motta Editore per Edison, Toffetti afferma che quella di Olmi in Edison è stata «... esperienza non vissuta, al pari di tanti altri cineasti italiani, come occasione saltuaria per sbarcare il lunario, ma come fase d'apprendistato, come via d'accesso al cinema grande».

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