Per prestigio Il Farinotti verrà anche dopo il Mereghetti e Il Morandini, ma come completezza non lo batte nessuno. Più di trentacinquemila schede, mica una bazzecola, dei film usciti in Italia. Un volume imponente, anche per dimensioni (2.474 pagine, edito da New Compton, al prezzo di 29.90 euro). Sconsigliabile quindi portarselo a letto, potrebbe restarvi sullo stomaco. Per il peso, ovviamente.
Lo schema è quello classico, più che collaudato: titolo del film, in ordine alfabetico, titolo originale, giudizio in stellette, regista e attori principali, quindi trama e giudizio, infine genere, se a colori o bianco e nero, durata, paese produttore, stop. Le righe variano, a seconda del valore del film: si va dalle cinque o sei delle opere minori alla colonna sfiorata di Via col vento e Casablanca o alle trenta righe abbondanti di Rambo e Schindlers List.
In coda al volume, la lunga appendice dei premi ricevuti dalla pellicola e degli attori protagonisti e non, dagli Oscar ai Festival principali (Cannes, Venezia e Berlino), per finire ai David di Donatello e ai Golden Globes. Cè poi la lunga sezione dedicata ai film più amati, divisi in dieci categorie. Nella prima, alto gradimento di pubblico e critica, cinque stelle, figurano dieci pellicole: Via col vento, Giorni perduti, Un americano a Parigi, Il posto delle fragole, Ben-Hur, La dolce vita, Il padrino, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Apocalypse Now, Il cacciatore.
Del tutto lecito dissentire dal credo farinottiano, impossibile non apprezzare il mastodontico lavoro dellautore, anzi degli autori, visto che a papà Pino, piacentino di nascita ma milanese dadozione, si è aggiunta la figlia Rossella. Poi, insomma, se uno non si ricorda la trama di un film, basta cercare e il gioco è fatto.
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