Quelli che Roma la vivono gratis

Vivere senza pagare nulla - o quasi - è possibile. Basta un pizzico di fantasia e Roma diventa a «euro zero». Si comincia dal cibo. Per mangiare gratis, basta tenere gli occhi aperti. Ricca di inaugurazioni e eventi, la Capitale offre almeno un buffet al giorno dove bere e mangiare ciò che si vuole. Orari e indirizzi sono su giornali e web negli appuntamenti modaioli. Trovata la meta, è sufficiente mettere un bel vestito, assumere un’aria interessata, magari farsi accompagnare da un amico - le coppie sono meno sospette - e «imbucarsi». I timidi possono optare per l’aperitivo alla milanese nei bar: si paga solo quello che si beve e si può mangiare tutto ciò che è appositamente posto sul bancone. Nessuna regola impone di ordinare alcolici. Va bene pure l’acqua minerale. O si può accompagnare qualcuno, senza ordinare nulla. Tra tartine, piatti caldi e freddi, torte rustiche, il menù è ricco. Quanto basta per uscire sazi. Più «impegnata» la scelta dei freegan, che rovistano nei cassonetti di supermarket a caccia di prodotti non più commercializzabili ma non ancora scaduti. Nessun imbarazzo: può sembrare una prassi «povera» ma, in realtà, è proposta come filosofia di vita per ridurre i rifiuti. Più semplice e diffusa l’abitudine di andare nei mercati a raccogliere frutta e verdura rimaste in terra dopo la chiusura e prima che arrivi qualcuno a pulire. Fortunatamente, a Roma, tra i due momenti c’è un intervallo abbastanza lungo. Si raccolgono avanzi anche la domenica a Porta Portese: quando le bancarelle del vestiario usato vanno via, in terra rimane sempre qualcosa. Da indossare o scambiare. L’ultima frontiera del risparmio, infatti, è il baratto. Esistono occasioni e siti ad hoc per mettere in contatto i «cerco» con gli «offro». Basta fare una ricerca sul web. Ovviamente, gratis. Chi ha un pc portatile può sfruttare le reti WiFi di Villa Borghese, Villa Ada e Trastevere. Chi non ne ha uno può sperare nella generosità dei vicini: la connessione senza fili non sempre è protetta da password, così la navigazione è libera.
Una distrazione e una «missione». Il warchalking è la pratica di chi disegna per strada simboli ad hoc per indicare punti wireless. Anche lo svago può essere free. Per leggere un libro, ci si può recare in una delle molte librerie con salottini: le poltrone dovrebbero consentire ai clienti di consultare comodamente i titoli prima di acquistarli. Spesso, però, sono usate per letture integrali. Ancora intrattenimento. Nelle rubriche di eventi romani, si moltiplicano mostre, concerti e proiezioni a ingresso gratuito. Se fare i «portoghesi» culturali è una novità, è un classico da giovanissimi e studenti farlo sui mezzi pubblici. Chi, nei propri viaggi, vuole andare più lontano, può usare qualche decina di euro per voli low cost e trovare facilmente un divano gratis su cui dormire.

Ancora una volta, in aiuto dei risparmiatori viene il web con siti di couchsurfing, ospitalità e scambio. E per dormire a Roma? Si può prendere spunto dai giovani stranieri, acquistando un sacco a pelo. Si va verso la bella stagione e la città è ricca di scorci ideali per campeggi improvvisati. Un’esperienza «impagabile».

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