Il consueto discorso di fine anno del presidente Sergio Mattarella ha toccato i principali temi dell'attualità politica interna ed estera, con particolare accento sulla necessità di raggiungere la pace. È stato un discorso come sempre posato e diplomatico, ma con sottolineature di rilievo, come evidenziano anche i politici che subito dopo l'intervento a reti unificate hanno commentato le sue parole. Giorgia Meloni, ha telefonato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per esprimere al Capo dello Stato l'apprezzamento del Governo per il discorso di fine anno rivolto agli italiani. Nel corso del colloquio, il Presidente Meloni ha ringraziato il Presidente Mattarella per aver posto l'accento sul significato profondo incarnato dall'ottantesimo anniversario della nascita della Repubblica.
Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi, nel quale si sottolinea che il presidente del Consiglio ha ribadito che l'Italia continuerà a fare tutto ciò che è possibile, ad ogni livello, affinché la pace possa al più presto tornare in Ucraina, in Medio Oriente e in tutte le aree del mondo dove la guerra ha preso il sopravvento e ha soppiantato il dialogo tra le Nazioni. La nota sottolinea che "l'Italia si presenta a questo appuntamento forte dell'autorevolezza, della credibilità e del rispetto che le vengono riconosciuti a livello globale e che sono il frutto del dinamismo, del coraggio e del sacrificio di generazioni di italiani".
"Le efficaci immagini di storia patria illustrate dal Presidente Sergio Mattarella per gli 80 anni della nostra Repubblica, ci parlano di unificazione, orgoglio e appartenenza a un'Italia, davvero "storia di successo nel mondo", ha spiegato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, aggiungendo che "a Nazione che si riconosce nella Costituzione, nella democrazia e nei valori della pace, del confronto costruttivo, della bellezza e della tenacia. La pace, ha ricordato il Presidente, è un modo di pensare che non può esistere se prima non si disarmano le parole e non si riconosce nell'altro un interlocutore. La Repubblica siamo noi, più forti di ogni notte, più forti di ogni terrorismo, più forti di ogni divisione o polemica".
La seconda carica dello Stato ha poi proseguito aggiungendo che "la Repubblica sono i giovani cui affidiamo il futuro e le speranze della Patria. La Repubblica è la nostra democrazia, che è più forte di ogni ostacolo, di ogni guerra che ci angoscia anche in questi giorni di festa e serenità. Nel ringraziare il Capo dello Stato per il suo importante operato, rivolgo a lui i miei migliori auguri di buon anno". Il presidente del Senato ha quindi telefonato al presidente Sergio Mattarella per complimentarsi per il discorso di fine anno. A quanto si apprende La Russa ha poi rivolto al Capo dello Stato gli auguri suoi personali e di tutto il Senato per il nuovo anno. I capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati al Senato della Repubblica, Lucio Malan e Galeazzo Bignami, in una nota congiunta hanno sottolineato che "le parole del presidente della Repubblica come ogni anno rappresentano l’occasione per tutti gli italiani di riconoscersi nei valori alti della Patria e della Repubblica. La pace prima di tutto, in Ucraina ed a Gaza, ma anche la libertà, valori che sono iscritti nel codice genetico della nostra Repubblica. Repubblica di cui nel 2026 ricorreranno gli ottant’anni, che come ha ricordato il presidente Mattarella coincidono anche con il primo voto espresso dalle donne".
E non può non essere, dicono, "per Fratelli d’Italia motivo d’orgoglio che una donna, Giorgia Meloni, sia oggi alla guida della presidenza del Consiglio. In una sorta di ideale collegamento tra le origini della nostra Repubblica e il futuro". Il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha voluto mettere il focus sul fatto che "il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è un invito a costruire il futuro ancorandoci ai valori della nostra storia repubblicana". Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento, ha aggiunto che "siamo una grande Nazione perché gli italiani sono un grande popolo, fiero e orgoglioso. Come il Presidente tutti quanti speriamo che il 2026 sia l’anno della pace e della giustizia, che il mondo si ricomponga e che le popolazioni che oggi stanno soffrendo per i conflitti possano tornare alla normalità". Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha voluto esprimere "gratitudine e apprezzamento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le parole pronunciate nel messaggio di fine anno. Un apprezzamento particolare va al passaggio in cui il Presidente ricorda che l'Italia prevale. Un richiamo forte e importante nell'80esimo anniversario della Repubblica". Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha aggiunto che "bastano i primi minuti di ascolto. La nettezza e la chiarezza con cui Mattarella posiziona l’Italia valgono più di mesi e mesi di dibattiti tra maggioranza e opposizione. L’Italia deve rimanere dove è sempre stata con forza e responsabilità: protagonista in Europa e nel mondo. Grazie, Presidente".
Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce nazionale di Europa Verde, ha detto che "dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella arriva un richiamo alto e autorevole, che parla al Paese e alla coscienza delle istituzioni: disarmare le parole per costruire la pace. Un richiamo che assume un valore ancora più forte perché pronunciato da chi, per mandato costituzionale, rappresenta l’unità nazionale ed è punto di riferimento della coesione democratica del Paese". Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha aggiunto che "il Presidente Mattarella, nel suo messaggio di fine anno, pone l’accento sulla postura che l’Italia dovrà avere per affrontare le sfide che ci attendono.
A partire dalla pace, a Gaza come a Kiev: una pace giusta che non deve vedere il più forte prevalere ma che assicuri ai popoli l’autodeterminazione, esattamente come l’Italia scelse la Repubblica 80 anni fa, allargando il diritto di voto alle donne e attraverso il principale strumento di democrazia diretta che abbiamo: il referendum".