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Raccolta dei rifiuti umidi: avanti con l’esperimento in altri tre quartieri

Avanti con il test sulla raccolta differenziata dell’umido in città. Una richiesta che arriva direttamente dal sindaco, dopo che il primo esperimento su 132 strade sparse su tre quartieri - Bovisa, Accursio-Firenze e San Siro - si è chiuso a fine 2009 dopo sei mesi di prova. «Prima dell’estate - anticipa l’assessore all’Ambiente Paolo Massari - partiremo con altre tre zone, una sicuramente in periferia. In quelli testati è andata bene ma i rifiuti dell’umido per essere trasformati in terriccio o gas metano devono essere differenziati perfettamente o costituiscono un costo per noi, circa 135 euro a tonnellata per essere portati in discarica». Dunque: «Prima di partire con un’area vasta dobbiamo fare più prove, perché non tutti i quartieri possono dare una risposta positiva». Ma l’obiettivo del Comune è chiaro: far crescere di almeno sette punti la raccolta differenziata, passando dall’attuale 36% per cento a circa il 43. Fermo restando che l’obiettivo europeo chiede di raggiungere entro il 2012 quota sessanta per cento. Ma «solo con la raccolta dell’umido - ammette Massati - possiamo davvero fare la svolta». E se si partisse con numeri importanti, «chiederemo ad Amsa di realizzare un impianto di compostaggio in città, per utilizzare l’energia prodotta dai rifiuti». Il progetto è già in cantiere, un nuovo impianto da trenta milioni di euro in un comune a nord di Milano. Oggi invece quanto viene raccolto dagli scarti alimentari (36.872 tonnellate solo nel 2009, una buona parte da mercati e Ortomercato) viene trattato in Veneto, Emilia Romagna, Piemonte. Con l’esperimento nei tre quartieri sono stati coinvolti 45mila abitanti, per un totale di 15mila famiglie che si sono abituati a scartare nel cestino di plastica verde consegnato dall’Amsa le bucce di frutta, il pane avanzato, la pasta o il caffè.
Il Comune ha ricevuto da Amsa il bilancio 2009 della raccolta. Su un totale di 718.659 tonnellate di rifiuti, la quota di differenziata equivale a 256.201, il 36 per cento del totale.

Dal confronto tra lo scorso gennaio e quello dell’anno prima emerge invece un leggero calo rifiuti raccolti in generale - da 60.805 a 59.613 tonnellate - ma tra queste l’impegno a differenziare è salito, perchè la quota è salita dal 35,7 al 35,8 per cento. E i milanesi hanno tanti mesi davanti per fare ancora meglio.

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