Cronaca locale

La ragazza stuprata: «No al risarcimento»

La ragazza stuprata: «No al risarcimento»

Non accetteranno alcuna forma di risarcimento la ragazza milanese di 22 anni, violentata da un gruppo di romeni nei giorni scorsi in via Chopin (nei pressi di via Ripamonti) e l’amico che si trovava con lei, duramente picchiato dagli aggressori. «Anche si fosse trattato di una cifra altissima - ha dichiarato l’avvocato Eleonora Ferrillo, che assiste i due ragazzi milanesi - avrebbero rifiutato».
L’intenzione da parte dei cinque romeni (tre maggiorenni e due minorenni) di offrire 25mila euro alle due parti offese era emersa ieri. La decisione era stata resa pubblica dal difensore dei cinque romeni, l’avvocato Umberto Cacciola. «Tenterò di ottenere un congruo risarcimento morale e materiale per le vittime della violenza se si costituiranno parte civile», aveva detto Cacciola.
«Una mossa difensiva che forse avrei fatto anch’io, anche se avrei evitato di divulgarla attraverso la stampa - ha spiegato Ferrillo -. Non capisco come sia stata quantificata la cifra ma rifiutiamo assolutamente l’offerta di risarcimento di 25mila euro e di qualsiasi altra somma. Perché non c’è cifra che potrà mai risarcirli del dolore che hanno sofferto».
«Al momento - prosegue l’avvocato - sembra che la ragazza stia bene, ha raccolto il plauso degli investigatori per la sua grinta e la sua collaborazione». Atteggiamento che ha permesso agli uomini della squadra mobile di individuare i membri del branco e di arrestarli nel giro di pochi giorni. «Per quanto possibile - confida Ferrillo -, i due ragazzi stanno cercando di riprendere in mano la loro vita. La sofferenza psicologica c’è, ma per ora stanno tenendo duro». Il timore, però, è che la ragazza possa avere «un contraccolpo più avanti, quando sulla vicenda si spegneranno i riflettori».
Ieri, intanto, il gip Maria Chiulli, su richiesta del pm Grazia Pradella, ha convalidato il fermo dei tre maggiorenni disponendo la custodia in carcere. Cosa avvenuta in precedenza anche per i due minori che hanno preso parte alla violenza.
Due degli arrestati (uno - Remi Stan - per la violenza sessuale, l’altro - Claudio Marin - per la ricettazione della vettura usata dagli aggressori) sono stati anche riconosciuti come gli autori di un pestaggio per rapina compiuto la sera del 29 aprile scorso vicino al Parco delle Rose, nella zona di piazza Corvetto. In quell’occasione, un passante fu rapinato di cinque euro e duramente picchiato da quattro malviventi, due dei quali sono stati riconosciuti dalla vittima proprio grazie alle foto degli stupratori pubblicate dai giornali in questi giorni. I quattro, giunti a piedi, si erano poi allontanati correndo.
Ma a questo punto al vaglio degli investigatori ci sono molti altri episodi. Rapine o aggressioni che avrebbero potuto finire molto peggio. Come nel caso di una coppia di giovani, aggrediti il 13 febbraio scorso nella stessa zona dove è avvenuto il recente stupro.
La squadra mobile, per ora, sta passando al setaccio ogni episodio sospetto, da ben prima del 13 febbraio, e sull’intero territorio milanese: non si esclude, infatti, che il gruppo di romeni possa essersi spostato anche di molto nel suo girovagare, aggredendo altre persone. Anche per questo l’assessore alla sicurezza del Comune, Guido Manca, ha invitato i cittadini a segnalare i casi di violenza. «Rivolgiamo un invito a tutti i cittadini a conoscenza di fatti criminosi - ha detto Manca - affinché contattino il numero verde 800.66.77.

33 istituito da tempo dal Comune come primo supporto alle vittime».

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