da Roma
Dopo le dure prese di posizione di presidente, direttore generale e consiglio damministrazione della Rai, anche lAutorità per le garanzie nelle comunicazioni prende atto della violazione della par condicio da parte di Lucia Annunziata. Una querelle, quella che coinvolge lex direttrice di Tg3 e ApCom, che riguarda la discussa intervista a Silvio Berlusconi andata in onda domenica scorsa su Raitre nel corso della trasmissione In 1/2 ora. Nella quale lAnnunziata non si sarebbe curata di non manifestare le sue opinioni politiche così come espressamente previsto dal regolamento sulla par condicio approvato dalla Commissione di vigilanza sulla Rai lo scorso febbraio. Così, ieri la Commissione servizi e prodotti dellAuthority presieduta da Corrado Calabrò ha preso atto dei rilievi dei vertici di viale Mazzini e ha chiesto alla Rai la «comunicazione tempestiva dei provvedimenti che saranno adottati».
Nella nota emessa ieri dallautorità di controllo sulle Tlc, infatti, si elencano uno dopo laltro i rilievi di Claudio Petruccioli, Alfredo Meocci e di tutto il Consiglio damministrazione della Rai. Dal «mancato rispetto dellarticolo 5, commi 2 e 3, della legge 28/2000» alla violazione «dellarticolo 6, comma 2, della delibera del 1° febbraio 2006 della Commissione parlamentare di vigilanza». Sottolineando come presidente e direttore generale di viale Mazzini hanno «ha assunto limpegno di adottare gli appropriati provvedimenti in applicazione delle vigenti disposizioni di legge, di regolamento e del contratto di servizio». E quindi, la Commissione servizi e prodotti dellAutorità per le comunicazioni ha ordinato alla Rai «la comunicazione tempestiva» allauthority «dei provvedimenti che saranno adottati, riservandosi di verificarne la congruità e leffettività».
Insomma, lorgano di controllo presieduto da Calabrò decide di prendere tempo e aspettare i provvedimenti di viale Mazzini. Una scelta che però non è stata raggiunta allunanimità, ma con il voto favorevole del presidente, del relatore Michele Lauria e dei due commissari Sebastiano Sortino e Gianluigi Magri, mentre si è espresso in disaccordo laltro relatore, Giancarlo Innocenzi.
La Commissione, invece, ha rinviato alla prossima settimana la decisione sui telegiornali, in particolare Tg2 e Tg4, per aspettare di avere un quadro più completo del monitoraggio sulle presenze dei politici. Mentre ha detto no ai faccia a faccia «virtuali» che Mediaset ha annunciato per domani su Rete 4 e lunedì su Italia 1 (dovrebbero essere trasmesse delle sintesi degli interventi di Berlusconi e Prodi al convegno di Confindustria a Vicenza). Secondo lAuthority, infatti, i confronti virtuali sono vietati se non hanno uno stretto legame con lattualità, pena sanzioni anche pecuniarie o addirittura - in caso di violazioni ripetute - la sospensione dellattività.
LAnnunziata, che nella puntata di domani di In 1/2 ora ospiterà il leader della Margherita Francesco Rutelli, non pare preoccuparsi troppo della nota dellAuthority.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.