RomaNiente volo dellaquila Olimpia o pollice verso di Francesco Totti. Restano ai box i «simboli» del derby romano, che oggi vivrà il suo appuntamento numero 166 alla luce del sole. Il rapace resterà al braccio del suo addestratore Josè Maria Bernabè per evitare tentativi di «impallinamento» ironicamente minacciati dai tifosi giallorossi («se vola laquila, i romanisti porteranno la Lupa», la battuta del sindaco di Roma Alemanno). Il capitano seguirà invece il derby da casa («meglio evitare problemi», così il numero 10 appiedato dal giudice sportivo dopo il rosso con il Lecce). E per evitare che tanti romanisti facciano come Totti, è stato deciso di far slittare allora del fischio dinizio i termini di vendita dei tagliandi per il settore «ospite». Si spera così di evitare un triste record negativo di presenze (attestato venerdì a meno di 50mila unità).
Lapertura dei cancelli alle 12, lingresso in Tribuna Tevere consentito ad abbonati, donne e over 60, il potenziamento del numero degli steward e dei dispositivi di bonifica, il rafforzamento dei controlli di prefiltraggio e filtraggio le altre misure di sicurezza previste. Tutto per garantire il tranquillo svolgimento della stracittadina che avrà un pubblico televisivo di oltre 50 milioni di persone, con 150 paesi collegati. Nellintervallo del match il volo delle Frecce tricolori e la presenza in campo della Fanfara dei Bersaglieri.
Si parte da un +10 in classifica della Lazio (distacco massimo con il quale, in 80 anni di A, i biancocelesti affrontano il derby presentandosi da capolista). «Tra Roma e Lazio non cè divario, ora sono avanti loro, ma vedremo alla fine - apre le ostilità Ranieri -. Non so se la Lazio sia un fuoco di paglia, ma se è così proveremo a bruciarlo... Loro sono più tesi, sanno che prima o poi perderanno una partita e hanno paura che succeda con noi, quindi sono loro ad essere sotto pressione». Il tecnico testaccino perde Juan ma recupera Burdisso, sostituisce Totti con Menez, potrebbe mettere De Rossi in copertura fissa su Mauri (luomo in più di Reja) e porta i convalescenti Pizarro, Brighi e Adriano in panchina.
«Vorrei vendicarmi del ko nellultimo derby - la replica di Reja, che non ha mai battuto la Roma -. Questanno sono ancora più emozionato perchè sento che è la partita più importante di tutta la mia carriera. Voglio una squadra propositiva, per questo dobbiamo giocare il derby a viso aperto per vincere, anche perchè se perdiamo restiamo comunque in vetta».
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