nostro inviato a Riscone (Brunico)
Le piccole si sono sempre chieste per quale motivo tocchino sempre a loro gli avvii duri. Le grandi hanno sempre avuto da ridire sui favori delle dirette avversarie. Si mettono le mani avanti per consolidata abitudine e un po’ anche per scaramanzia, tra poco il resto arriverà a cascata, quando il campionato si intreccerà con i turni di Champions e le qualificazioni al Mondiale degli azzurri. In mattinata il preparatore atletico dell'Inter, Farias, aveva già anticipato che il calendario non avrebbe cambiato in alcun modo i carichi di lavoro della squadra: «Non sappiamo quando saremo al top oppure se ci sarà un calo di rendimento durante la stagione: ma non ci saranno picchi simultanei di tutta la squadra». E, puntuale, José Mourinho si è messo a ruota del suo preparatore leggendo così la sua prima stagione in Italia: «Sappiamo che dobbiamo affrontare tutti gli avversari, in casa e in trasferta, quindi non è tanto importante il sorteggio in sé». Identico pensiero per Ivan Ramiro Cordoba: «Penso che conti poco il calendario, l'importante è quello che possiamo fare noi».
Ma questo sorteggio offre diverse letture, il grado di preparazione dell'avversaria per esempio non è così sottovalutato da Luciano Spalletti che alla prima giornata dovrà affrontare il Napoli: «Una gara insidiosa: hanno una squadra rodata e saranno più avanti di noi nella preparazione avendo giocato partite importanti». Il tecnico della Roma immagina un debutto in campionato della sua squadra certamente non agevole: «Il Napoli ha una squadra fatta bene, dotatadi forza, corsa e qualità, con innesti mirati e sorretta dal grande entusiasmo dei suoitifosi. Tutto questo fa sentire questa prima giornata di campionato molto insidiosa per noi della Roma». Si tocca Pierpaolo Marino, nel calcio è prassi, perché la partenza gli mette ansia: «È un inizio terribile - ha detto - un calendario molto difficile con un avvio proibitivo». E non è soddisfatto neppure l'allenatore azzurro Edy Reja: «È un calendario molto difficile ma la mia squadra mi ha abituato a non disperare di fronte agli ostacoli più invalicabili».
Meno preoccupato Carlo Ancelotti, che alla prima giornata affronta il Bologna, neopromosso: «Ormai non esistono più partite facili o difficili, al limite si può parlare di squadre più omeno abbordabili. Il derby di Milano alla quinta? Inter e Milan arriveranno già rodate a questo appuntamento, nessuna delle due potrà lamentarsi».
Ma se Inter e Milan si preoccupano per uno scontro diretto alla quinta giornata, cosa dovrebbero dire i viola, galvanizzatissimi dalla decisione di Adrian Mutu, ma chiamati subito ad affrontare l'avversaria numero uno di sempre? Cesare Prandelli spiega le difficoltà: «L'inizio è difficile,non lo si può negare, anche se ora l'attenzione per noi è tutta sui preliminari di Champions League». Concetto sul quale torna anche Claudio Ranieri,chiamato a lavorare meno sottotraccia rispetto allo scorso anno, e già con il fiato corto della tifoseria addosso: «Sembra il calendario della Liga spagnola odella Premier inglese: qui il computer è stato più cauto, ha messodi fronte la terza alla quarta, quindi ce la vedremo con la Fiorentina e in questo non ci saranno discriminazioni, tutte e due abbiamo lo stesso impegno del preliminare di Champions adettare la nostra preparazione, quindi saremo ben rodati e sarà una bella partita».
Poi c'è anche il lato B del campionato, per esempio quello del Toro di De Biasi: «Nelle prime quattro giornate incontreremo due neo promosse più l'Inter - commenta il tecnico granata -, è un inizio interessante, ma dovremo affrontare le avversarie come se fossimo noi una neo promossa».
Insomma, una partenza che metta subito in chiaro il campionato che ha intenzione di disputare il Torino, un concetto che trova in linea il presidente Urbano Cairo: «È difficile dire adesso se il calendario ci è stato favorevole. Credo che sia più importante partire bene». Lo sognano tutte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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