Spari ad altezza duomo. Pallottole che si conficcano nelle portiere di due auto. Inseguimenti e manette, terrore e automobilisti da prendere in ostaggio. Tutto a Sampierdarena. Tutto nelle strade più attive della delegazione. Tutto in unora di punta, nel primo pomeriggio, in via Cantore e in via Buranello. La Sampierdarena che da qualche giorno sembrava meno preoccupata per lemergenza criminalità si ritrova sul set di una rapina in banca. Solo che non cè la macchina da presa, e la pistola del bandito è vera. Il problema di vedere se la larma è solo una scacciacani non se lo pongono certo i dipendenti della Popolare di Novara che ieri pomeriggio in via Cantore hanno consegnato il denaro a Domenico Pallotta, il trentunenne di Torino che è entrato in banca per uscirne carico di soldi. Sarebbe finita con un bottino neppure troppo consistente, circa 600 euro, se per le strade di Sampierdarena non ci fosse stata una pattuglia di carabinieri in servizio antirapina e antiscippo. I militari, in borghese, sono subito intervenuti e il rapinatore non ha esistato a sparare contro gli uomini della compagnia di Sampierdarena che lo inseguivano.
Il rapinatore, per fuggire più rapidamente, ha cercato anche di fermare alcune auto di passaggio, minacciando i conducenti che però non si sono fermati. I carabinieri, pistole in pugno, sono così riusciti a raggiungere il malvivente senza sparare un solo colpo, nonostante Pallotta abbia tentato una seconda volta di colpirli, sparando tra la folla. Concluso linseguimento e immobilizzato il rapinatore, i carabinieri hanno recuperato anche lesiguo bottino del colpo appena tentato.
Sampierdarena torna così a scoprire lemergenza criminalità, visto che si registrano in poche ore anche una rapina di un cellulare ai danni di un giovane e due furti in appartamento.
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