In principio era Cosimo, rapinatore maldestro dei «Soliti ignoti» che, entrato al Monte di Pietà, spiana la pistola sotto il naso del cassiere sibilando: «La conosci questa?». E limpiegato imperturbabile: «Si è una Beretta, ma è in pessimo stato posso darle solo mille lire». Seguito dal Virgil Starkwell di Woody Allen che in «Prendi i soldi e scappa» non riesce mai a rapinare una banca. Una volta perché ha scritto male il biglietto minatorio, unaltra perché, entrato con unaltra banda, fa decidere a clienti e impiegati chi debba svaligiare le casse. Ovviamente perdendo. Adesso cè in giro un signore basso e rotondetto che per due volte in 20 minuti assalta vari istituti di credito, venendo puntualmente «respinto con perdite». E non è un film.
In nostro «povero» bandito fa la sua prima apparizione al Credito Artigiano di via Giovanni da Cermenate 44 attorno a mezzogiorno. Impietosa la descrizione che più tardi farà la cassiera: «Sul metro e sessanta, grassottello, mal vestito». Si avvicina al bancone e tenendo la mano in tasca mormora il classico «Ho una pistola, questa è una rapina, stai calma, metti i soldi in un sacchetto». E limpiegata serafica «Volentieri, ma la cassa è temporizzata».
Va bene un contrattempo può capitare a tutti, limportante è non demordere. Quindi il nostro eroe prosegue dritto fino a Corvetto, poi si infila in viale Lucania dove al 3 individua il secondo obiettivo: unagenzia Unicredit. Questa volta però decide di aggiustare la tecnica e invece che a una misera cassiera si rivolge al direttore. Alle 12.20 entra nel suo ufficio, agita minacciosamente una mano in tasca e quindi ripete la solita tiritera: «Ho una pistola ecc. ecc. ecc.». Niente da fare anche qui piccolo rapinatore va a sbattere contro una «temporizzata».
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