«Il Lazio, purtroppo, è la quarta regione per numero di rapine e la capitale, con oltre 230 rapine, si conferma la seconda provincia per numero di eventi criminosi. Siamo preoccupati per lincolumità fisica sia dei bancari e che della clientela degli istituti di credito e per questo, lUgl ha chiesto al prefetto di Roma di dar vita un Protocollo urbano di sicurezza partecipata, con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali, sociali ed economici del territorio, al fine di garantire un miglioramento delle condizioni generali dellordine e della sicurezza». A parlare è il segretario provinciale dellUgl Credito di Roma, Massimo Bernetti che insieme al dirigente provinciale Ugl Credito, Federico Guidi, ieri ha incontrato il prefetto.
«Il quadro della nostra regione è allarmante - ha aggiunto Bernetti - come dimostra anche lanalisi degli indici di rischio rapine, di gran lunga superiori alla media nazionale: a livello nazionale è di 8,8 rapine ogni 100 sportelli, 10,8 quello della regione Lazio e, addirittura, 12,3 quello della capitale».
«Gli attuali protocolli di intesa tra Abi (Associazione bancari italiani, ndr) e prefetture sui sistemi di sicurezza contro gli eventi criminosi ha spiegato Bernetti - non hanno sortito leffetto auspicato anche perché la scelta delle misure di sicurezza da adottare è di esclusiva competenza di ciascun istituto bancario che, nellambito della propria autonomia, sceglie i sistemi di allarme e di controllo ritenuti più idonei e anche meno onerosi, in relazione alla ubicazione e alle caratteristiche dei propri sportelli. Ecco perché riteniamo indispensabile dar vita ad un tavolo di concertazione sulla sicurezza urbana, volto a garantire un miglioramento delle condizioni generali dellordine e della sicurezza».
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