Rapine e delitto Pes: preso l’«ispettore Zanardi»

Il ventuno dicembre del 2004, alle tre di notte, la guardia giurata Gianluca Pes venne freddata con due colpi di pistola in via dei Georgofili. Da ieri il killer ha un nome e un cognome: Antonio De Pasquale, 36 anni, di Benevento, che la squadra mobile di Roma ha arrestato con il fondamentale supporto della polizia scientifica e di due criminologi, Anna Bouldry e Margherita Carini, che sono riuscite a individuare elementi chiave per risalire all’assassino.
Il caso, riaperto sei mesi fa dalla magistratura, ha consentito di ricostruire l’omicidio e sette rapine tutte addebitate a De Pasquale, che agiva sempre con la stessa metodica. L’uomo sorprendeva le sue prede nei garage di condomini, che si trovavano tutti in un raggio di due chilometri di distanza dalla sua abitazione, e si presentava come l’ispettore Zanardi, alias che utilizzava anche nelle telefonate effettuate per schernire e dare indizi alle forze dell’ordine 24 ore dopo il furto.
La cattura di De Pasquale è senza dubbio un successo importante per la questura della capitale, la quale sta riesaminando molti casi irrisolti degli ultimi vent’anni, che però ha un brutto risvolto.

Inizialmente, infatti, per quattro delle sette rapine fu accusata e condannata un’altra persona, Angelo Cirri, che fu riconosciuto dalle sue vittime a causa della reale somigilianza fisica al vero responsabile. La fondamentale svolta delle ultime ore ha portato alla sua scarcerazione.

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