Il ras comunista che nell’apartheid chiude i bianchi

Robert Gabriel Mugabe KBE, 84 anni oggi, governa lo Zimbabwe con il pugno di ferro ininterrottamente dal 1980. Dopo aver avuto un'educazione rigorosamente cattolica nelle scuole dei gesuiti ed essersi laureato all’università sudafricana di Fort Hare. Dopo alcuni anni passati a insegnare, Mugabe torna in Rhodesia negli anni ’60, dove comincia la sua attività politica, sposando l’ideologia marxista. Negli anni ’70, Mugabe è in Mozambico a coordinare la guerriglia contro il governo coloniale di Ian Smith, e il dominio bianco. Dopo una lunga guerra civile il 18 aprile del 1980 lo Zimbabwe è uno stato indipendente e l’eroe della resistenza diventa primo ministro. Da lì in poi però comincia una feroce dittatura che porta l'esclusione dello Zimbabwe dal Commonwealth mentre a Mugabe «persona non gradita» viene negato l'ingresso nell'Unione Europea e negli Stati Uniti.

Nel 2000, in piena crisi economica, decide di sequestrare le terre ai proprietari bianchi e distribuirle ai suoi amici. Risultato: dopo anni di bancarotta economica il tasso d’inflazione nello Zimbabwe ha toccato un nuovo record mondiale: il 100.000%.

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