Caro Massimiliano, linfausto risultato calcistico che ci estromette dalla ben più importante competizione mondiale è la metafora di due paesi che hanno cambiato passo, i vincitori hanno accelerato decisamente il ritmo e si stanno smarcando dal ruolo di fanalino di coda dei paesi europei a basso tasso di crescita per portarsi con decisione nella rosa di... «quelli che contano»... noi quelli che una volta contavamo davvero stiamo indietreggiando per lasciare spazio agli emergenti. E allora perché sorprenderci se anche sul piano agonistico non riusciamo più ad esprimere quelle doti di eccellenza che per lungo tempo hanno accompagnato l immagine del nostro paese. Agli occhi di un osservatore esterno l'Italia offre lidea di una nazione stanca debole e demotivata, proprio come i nostri giocatori, che continuano a guadagnare moltissimo e offrono sempre meno spettacolo. Al contrario la Spagna oggi ha riscoperto sentimenti di patriottismo e orgoglio nazionale che sono alla base della forza e del carattere che oggi questo popolo riesce a trasmettere. La Spagna cresce, cresce in economia in benessere in reddito pro-capite... le città si concedono ai turisti sorridenti ed immacolate. Di ritorno da Shanghai alcuni giorni fa ho sentito sul 747 Air France la seguente nota: «... le comunicazioni vi verranno fornite nelle seguenti lingue: francese, cinese, tedesco, inglese... e spagnolo». Confesso di essermi sentito molto ridimensionato.
In Cina gli spagnoli si sono ritagliati un eccellente spazio e godono di grande considerazione... molto più di noi.E allora forse domenica abbiamo perso molto più che una partita, forse davvero a questo punto dobbiamo rassegnarci ad accettare lidea che il sorpasso sia davvero riuscito.*presidente Teknit
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