Reagisce alla rapina, freddato a bruciapelo

Reagisce alla rapina, freddato a bruciapelo

Il vigilante è uscito con i soldi prelevati dalla banca per sistemarli sul furgone, il bandito gli ha sparato a bruciapelo. Un colpo di pistola in fronte, poi la fuga con il denaro. Così una rapina è diventata un’esecuzione. È accaduto in pieno giorno a Taranto, nel popoloso quartiere Tamburi, una strada lunga e trafficata che attraversa la città perché conduce dalla zona industriale dell’Ilva fino al centro storico. Qui si è consumata una giornata di autentico terrore, qui ha perso la vita Francesco Malcore, guardia giurata di 35 anni, sposato e padre di due figli, assassinato con lucida ferocia nell’ennesimo assalto a un furgone portavalori. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i soccorritori del 118, ma ormai per il vigilante non c’era più niente da fare.
Adesso, mentre in tutta la provincia è scattata la caccia all’uomo nel tentativo di rintracciare i rapinatori, proseguono i rilievi e gli accertamenti per fare luce sulla dinamica della tragedia. L’assalto è scattato intorno alle tre del pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, i banditi erano in due: si sono appostati vicino alla filiale della banca Unicredit di via Orsini e hanno atteso l’arrivo del portavalori. È stata una questione di pochi istanti, i drammatici fotogrammi di una giornata di follia omicida. Uno dei banditi si è avvicinato a Malcore, dipendente dell’istituto di vigilanza Vis, che era appena uscito dall’istituto di credito con il sacco dei soldi e forse ha accennato a una reazione. A quel punto il rapinatore ha premuto il grilletto, colpendo il 35enne in fronte sotto gli occhi dell’altra guardia giurata rimasta sul furgone; poi è fuggito insieme al complice e al malloppo di 30mila euro. Sul posto sono intervenute le pattuglie dei carabinieri ed è arrivata l’ambulanza. Le condizioni di Malcore sono apparse subito molto gravi. I soccorritori hanno tentato di fare qualcosa cercando di rianimarlo, ma è stato inutile: è morto pochi minuti dopo. Nel frattempo sono scattate le ricerche, sono stati organizzati posto di blocco, sono scattate perquisizioni e una vasta fetta della provincia di Taranto è stata perlustrata anche con l’impiego di un elicottero. Ma senza esito.
Le indagini vanno avanti e sono concentrate anche sulle frange della criminalità organizzata che dopo il tramonto del grande affare del contrabbando si sono riciclate nelle rapine, condotte secondo un feroce copione di stampo militare. Nel mirino sono finiti da tempo in particolare i portavalori. Un’escalation che riporta la Puglia a un tragico passato macchiato di sangue: era il 6 dicembre del ’99, quando tre vigilantes furono uccisi da un commando armato di bombe, fucili a pompa e kalashnikov a Copertino, in provincia di Lecce. L’allarme rapine adesso si allunga su tutta Italia. Ieri c’è stata grande paura anche a Roma, dove cinque banditi nel pomeriggio hanno preso d’assalto una filiale della banca Unicredit in piazza di Spagna, a ridosso di via Condotti, nel cuore dello shopping natalizio, in una zona gremita di turisti.

Intorno alle 16, in tre travestiti da vigili urbani e armati di pistola hanno fatto irruzione minacciando impiegati e clienti; subito dopo hanno preso il denaro e sono fuggiti con i due complici rimasti all’esterno a fare «i pali». Il bottino è di circa cinquantamila euro. I carabinieri hanno avviato indagini, ma fino a questo momento le ricerche non hanno dato risultati.

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