Le reazioni E Veltroni getta benzina sul fuoco

RomaL’indiano bruciato vivo a Nettuno e ricoverato al Sant’Eugenio di Roma ha ricevuto nel pomeriggio la visita del sindaco della capitale. «Ho parlato con l’uomo - ha detto Gianni Alemanno uscendo dall’ospedale dell’Eur -, le sue condizioni sono ancora critiche. Si è trattato dell’ennesima barbara violenza, ma a Roma dobbiamo difendere tutte le persone pacifiche e innocenti, sia italiane sia straniere. Dobbiamo potenziare i centri di accoglienza». «Non si può pensare di fare giustizia con le proprie mani - conclude l’inquilino del Campidoglio -, né gli episodi possono giustificarlo». Parole quest’ultime a cui si appiglia Paolo Gentiloni, deputato del Pd, per organizzare uno straccio di polemica politica: «Non ci si deve fare giustizia con le proprie mani è un principio giusto in generale. Ma in questo caso che c’entra? Che aveva fatto l’indiano? E quale giustizia avrebbe dovuto fare qualcun altro? Il rischio di frasi del genere è che il reato contro il quale non bisogna farsi giustizia da soli sia semplicemente quello di non aver casa. O di essere indiano». Getta benzina sul fuoco - è proprio il caso di dirlo - anche il segretario del Pd Walter Veltroni, che ha già pronto un colpevole: «Episodi di intolleranza criminale come questi sono il frutto di predicazioni xenofobe, di un clima creato ad arte di odio e paura».
Il gesto di Nettuno è ripugnante, il mondo politico è compatto nel condannarlo. Di «sintomo allarmante della presenza all’interno della società italiana, in particolare in alcuni settori giovanili, di un senso di disprezzo per la vita umana e della dignità delle persone più deboli» parla il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. «Un atto incivile che getta una grave ombra sui consolidati principi della tolleranza ed ospitalità del nostro Paese», l’angoscia del presidente del Senato Renato Schifani. «Occorre condannare severamente, senza se e senza ma, ogni violenza xenofoba - dice Italo Bocchino, presidente vicario del gruppo del Pdl a Montecitorio -, coscienti che atti come quello di Nettuno mettono in discussione la civiltà della nostra società». Idea che trova d’accordo anche Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: «Bisogna fare di tutto per evitare l’imbarbarimento della nostra società».

E a sinistra parla Jean-Leonard Touadi (Pd), primo parlamentare italiano di colore: «Nell’ossessione della sicurezza e nella confusione spesso creata ad arte tra disagio sociale e problemi di ordine pubblico, si sta facendo credere all’opinione pubblica che la priorità siano gli immigrati clandestini anziché i delinquenti veri».

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