Di recente un suo dipinto battuto all’asta per 70 milioni di dollari

È proprio arrivato il momento di Mark Rothko. Non solo perché, all'asta di qualche giorno fa, un suo dipinto ha raggiunto la cifra record di settanta milioni di dollari, e nemmeno per la sua fortuna critica, che in Italia deve molto alle accurate pubblicazioni di Riccardo Venturi. Il successo di questo esponente della cosiddetta Scuola di New York (il gruppo di artisti che, nel secondo dopoguerra, ha ibridato astrattismo ed espressionismo) si misura dal pubblico che affolla le sue retrospettive, dalle citazioni delle sue opere nella grafica e nella pubblicità, e persino dal loro utilizzo nel merchandising. Insomma la pittura di Rothko, in forza della sua essenzialità comunicativa, è cool, mentre il suo personaggio incarna il prototipo dell'artista romantico celebrato dalle masse: votato interamente alla bellezza e segnato da un destino tragico. In questo modo, ma con mille altre sfumature, lo presenta anche «Rosso», il testo di John Logan (ben tradotto da Matteo Colombo) in scena all'Elfo fino al 3 giugno. Al centro dell'azione, tutta svolta nell'atelier del pittore, c'è lui, Marcus Rothkowitz alias Mark Rothko, l'immigrato di origini russe ed ebraiche che, alla fine degli anni '50, è già così famoso da ricevere un incarico da due milioni di dollari. I suoi addensamenti cromatici, dalla resa poetica e spettacolare, dovranno arredare il ristorante Four Seasons del Seagram Building, il grattacielo progettato dall'archistar Philip Johnson. Alla realizzazione del ciclo di opere (che è stato portato a termine, ma ha avuto un epilogo a sorpresa) lavora un assistente giovane, devoto e molto paziente, interpretato da Alejandro Bruni Ocaña, davvero bravo nel trattenere e dosare le emozioni sino alla catarsi finale.

Ferdinando Bruni è un Rothko che talvolta ringhia e più spesso ruggisce, un individuo così pieno di sé da farci intuire il vuoto sommerso, la vulnerabilità che lo condurrà al suicidio. La pittura di Rotko pratica l'illusione ma mira alla realtà, e soprattutto bada al sodo: esattamente come avviene in questo spettacolo.

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