I rincari in città e la batosta dei mezzi di trasporto troppo salati in vacanza. È unestate allinsegna del caro-vita quella che hanno sperimentato o stanno ancora sperimentando molti italiani. Perché tutto quello che ruota intorno al mondo dei trasporti ricorda di continuo che anche in ferie è necessario stringere la cinghia. Prima di tutto gli aumenti di gasolio e benzina (+30% dallinizio dellanno), ma poi anche limpennata dei pedaggi autostradali (+7,7% nei primi sei mesi). E non è facile cavarsela nemmeno se si è deciso di tenere lauto a casa: gli spostamenti in treno costano il 6,4% in più dello scorso anno, i biglietti aerei sono schizzati a +25,4% e i traghetti - anche quelli - hanno registrato un +6%.
I dati sono quelli riportati dal ministero del Tesoro nellultimo Quaderno dei Prezzi. Laumento dei pedaggi autostradali è il più alto mai registrato negli ultimi dieci anni e la stessa cosa vale per il trasporto ferroviario, che non era mai arrivato a rincari così alti dalla fine degli anni Novanta.
Una raffica di prezzi in salita che si vanno ad aggiungere a quelli legati al pieno di carburante, per coloro che viaggiano in auto. Il prezzo della verde, un anno fa, viaggiava intorno ai 1,31 euro al litro contro gli 1,48 attuali mentre per il gasolio il rincaro - più consistente - ha visto passare un litro di diesel dai 1,18 euro al litro a 1,48 euro. Con il risultato che per ogni rifornimento completo nellestate 2008 si spendono 8 euro in più dellanno scorso per la benzina e 15 euro in più per il gasolio.
Insomma, il segno «meno» non riguarda proprio nessuna voce, se non quella dei medicinali controllati (-8,6%) e delle camere dalbergo (-0,8%), subito però bilanciate dai prezzi degli affitti in risalita del 2,3%.
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