Referendum ecologici: se passano costeranno 400 milioni

Saranno cinque le schede per i referendum comunali che i milanesi riceveranno domenica e lunedì insieme alle quattro nazionali su nucleare, acqua e legittimo impedimento. Per Milano i quesiti di una consultazione che ha semplicemente valore di indirizzo per la giunta del sindaco Giuliano Pisapia, riguarderanno Ecopass e mezzi pubblici, verde e consumo del suolo, parco Expo, risparmio energetico e gas serra, Darsena e navigli. Nell’intenzione dei promotori la ricerca di nuove misure per dimezzare il traffico e lo smog, aumentare il verde e la vivibilità. Una Milano «ecologica» che potrebbero costare 420 milioni di euro in cinque anni alle casse di Palazzo Marino che andranno pescati nelle tasche dei milanesi.

I conti sono presto fatti: 30 milioni di euro per il risparmio energetico, altri 30 per Darsena e navigli, 60 milioni per aumentare il verde e 60 milioni all’anno per ridurre il traffico. I ricavi? Dall’Ecopass esteso a tutti e allargato fino alla cerchia ferroviaria, dall’aumento delle tariffe di acqua e rifiuti e dalla dismissione di patrimonio comunale.

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