Il referendum della Lega: 10mila firme anti-Ecopass

L’obbiettivo è arrivare a quota 20mila firme entro stasera. E i leghisti sono ottimisti: «Ce la faremo». La loro lotta anti Ecopass ha riscosso già parecchi consensi fra i cittadini e in tanti ieri si sono messi in fila ai gazebo per votare una delle proposte del Carroccio: 10mila i no raccolti. «Nel primo pomeriggio mi sono dovuto precipitare in sede per stampare altre copie delle schede - trae un primo bilancio il leghista Alessandro Morelli - perché ai banchetti le avevano finite e la gente chiedeva di poter firmare». Quella della Lega è, di fatto, una contro mossa rispetto al referendum di giugno. Quattro le alternative in ballo: una di queste è la formula Pisapia (5 euro al giorno per tutte le categorie di auto) che, volendo, i cittadini possono confermare. Ma sul piatto vengono messe anche altre tre proposte anti stangata che rivedono e correggono il piano dell’Area C stabilito dal Palazzo Marino. Si va da soluzioni più strong a versioni un po’ più morbide del divieto di accesso. Si può votare per un’abolizione totale di Ecopass. Oppure si può chiedere di chiudere definitivamente il centro alle auto, senza alcun tipo di ticket.

O ancora, i milanesi possono votare per una differenziazione del pagamento tra le auto a seconda della cilindrata. Oggi il rush finale.
«Tra i cittadini che chiedono di firmare - riferisce Salvini - ci sono anche parecchi elettori di Pisapia: tutti parecchio arrabbiati».

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