- Telefonata del 28/11/2004
Foti: «Pronto?»
Bergamo: «Lillo buongiorno»
F: «Come stai?»
B: «Come stai? Preoccupato?»
F: «Un po’ così, sono nella tua città»
B: «Ah sì?»
(Risate)
B: «Ah sì, dicevo cosa ci fa nella mia città. Come sta, come sta la squadra?»
F: «La squadra mi auguro benino»
.
B: «Mmm»
F: «Speriamo che la situazione sia tranquilla».
B: «L’importante che abbiamo quella dose di cattiveria giusta. Devono volere le cose, poi le cose... Abbiamo avuto anche fortuna nel sorteggio. A parte che eravate nella prima griglia quindi non c’erano dubbi. Però Paolo è un amico poi gli ho messo un assistente di Torino e un altro, Babini che è un esperto, lo sai, ormai è un uomo da 170/180 partite di serie A. È uno che non ha paura di niente quindi l’ho messo lì proprio sul numero due, dove c’è anche più intemperanze da parte dei tifosi in maniera che non abbia paura di niente. Quindi le cose sono preparate no bene al meglio perché siamo coscienti che è un gara delicata».
F: «E infatti. Vabbene quando ci vediamo».
B: «Affrontala bene. Ma tanto ci vedremo penso prima di Natale. Fa qualcosa la Lega o no? Non lo so perché...».
F: «E vediamo un po’ come finisce domani, vediamo se riusciamo a risolvere sto problema».
B: «Ma come stanno le cose?».
F: «Ma io penso che alla fine dovremmo farcela, dai».
B: «Speriamo dai, così almeno se si mette a posto Lega e presidenza federale... è bene per tutti perché anche noi stiamo vivendo un momento difficile».
F: «E vabbè ma tranquillo che alla fine le cose le mettiamo a posto»
B: «Io me lo auguro ma intanto pensiamo a oggi e ti faccio tanti in bocca al lupo per il risultato».
F: «Mi raccomando se devi fargli qualche telefonata, fagliela».
B: «Già fatto stai tranquillo».
F: «Vabbene, ok».
B: «Un abbraccio e in bocca al lupo. Ciao».
F: «Ciao ciao».
- Telefonata del 30 giugno 2005
B: «Pronto
F: Paolo
B: Eccomi c'è stato un problema
F: E ch'è successo.
B: La moglie di Robby che doveva partorire il 20 di dicembre ha avuto una minaccia di parto. L'hanno ricoverata in ospedale stanotte, Robby ha dovuto partire di corsa e non se la sente di arbitrare. La prima riserva è Massimo quindi tranquillo. E' venuto allo stadio a parlare da me, io sono qui a Linate al campo a fare allenamento. Sa Massimo è tranquillo, ancora meglio.
F: Uh, vedi un attimo.
B: No stai tranquillo è qui con me.
F: Infatti se è con te vedi un attimo quello che devi fare.
B: Va be
F: Bene
B: Ciao
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