Reggio Emilia, spari in tribunale: 3 morti

Un albanese ha sparato e ucciso la moglie e il fratello di lei mentre aspettavano di partecipare all'udienza di separazione. L'uomo è stato poi ucciso da un poliziotto. Diversi feriti

Reggio Emilia, spari in tribunale: 3 morti
Reggio Emilia -  C’erano anche le due figlie della coppia, di 16 e 12 anni, quando Klirimi Fejzo, albanese di 40 anni, ha fatto fuoco nell’aula del tribunale di Reggio Emilia uccidendo il cognato Arjan Demcolli e ferendo gravemente la moglie Vjosa Fejzo di 37, ora in morte cerebrale all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio.

La sparatoria L'uomo, di Durazzo residente a Reggio Emilia, ha estratto una pistola e ha sparato contro la moglie e il cognato questa mattina, intorno alle 10.45, nell'aula per le separazioni civili del Palazzo di Giustizia della città. L'uomo e la moglie stavano per separarsi e si trovavano in tribunale proprio per la sentenza di separazione. Dopo avere sparato Fejzo ha tentato di fuggire, ma è stato raggiunto da una volante della polizia. Uno dei poliziotti lo ha colpito alla fronte con un colpo di pistola, ferendolo a morte. L'agente è rimasto ferito ad un ginocchio. Feriti anche due avvocati. Uno degli avvocati feriti è il legale della moglie, ma le sue condizioni non sono gravi come anche quelle del poliziotto e di un terzo ferito.

Aperta un'inchiesta L’uomo era titolare di una ditta edile individuale registrata nel ’99.

Tra i due coniugi i rapporti non erano buoni e si erano ulteriormente eteriorati adesso per l’affidamento delle figlie. desso si sta cercando di capire come mai un uomo abbia potuto entrare in Tribunale armato. Del caso si sta occupando la pm Maria ita Pantani.

Clinicamente morta la donna La moglie dell'albanese è stata trasportata in condizioni disperate in ospedale, mentre i cadaveri di Demcolli e Feyzo, morti sul colpo, sono stati rimossi dopo il sopralluogo del medico legale e l’autorizzazione della procura. Della donna, diverse fonti ribadiscono che sia giudicata clinicamente morta, ma non vi sono conferme ufficiali.
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