La Regione: commissario per i treni

«Sono ormai fuori controllo tutti gli elementi cardine del servizio ferroviario» ovvero «blocchi quotidiani di locomotori, guasti sulle linee aeree o sui binari» accompagnati «da un cronico ritardo sulle corse». Fotografia che deve avere una sola conseguenza: commissariare tutte le società che in Lombardia sono dipendenti dalle Ferrovie dello Stato.
Richiesta firmata dal Marcello Raimondi, presidente della commissione Trasporti della Regione, e inviata al ministro Pietro Lunardi e al presidente delle Ferrovie Elio Catania. Richiesta, scrive Raimondi, che arriva «al termine di un anno negativo per il trasporto ferroviario lombardo culminato in un 30 dicembre con trenta-treni-trenta diretti a Milano che hanno accumulato ritardi anche fino a centottanta minuti». Come dire: la classica goccia che fa traboccare il vaso, cioè «carrozze sporche, sovraffollate, spesso guaste in funzioni essenziali come il riscaldamento o l’aria condizionata».
Ma, sottolinea il numero uno della commissioni regionale trasporti, lascia «sconcertati» l’atteggiamento delle Ferrovie dello Stato: «Si va da una impettita rivendicazione del proprio impegno sul fronte delle grandi infrastrutture ad un disarmante rimpallo di responsabilità davanti al disastro quotidiano che spesso giunge a negare la reale portata dei disservizi».

Quadro che solo il commissariamento potrebbe risolvere «puntando sulla qualità e puntualità dei servizi locali». Che, sorpresa, subiranno l’ennesimo sfregio pure grazie agli scioperi previsti nelle prossime settimane: lo stop per otto ore di giovedì 12 e dell’intera giornata dalle 21 di giovedì 26.

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