Sono da poco passate le 4 del pomeriggio di ieri, è in corso la seduta dellassemblea legislativa della Liguria. Matteo Rosso apre il Giornale e legge, davanti ai colleghi consiglieri. I quali, presi in controtempo, sospendono il brusio che accompagna solitamente gli interventi. È così, in unatmosfera inusuale, che leditoriale di Massimiliano Lussana pubblicato nei giorni scorsi su queste pagine - titolo: «Il silenzio assordante delle istituzioni» - diventa il motivo trainante del discorso ufficiale del capogruppo Pdl nel dibattito sul bilancio della giunta Burlando. Rosso attacca, come e più ancora di quanto abbiano fatto in precedenza i membri del Popolo della libertà che pure, da Raffaella Della Bianca a Luigi Morgillo, da Alessio Saso a Roberto Bagnasco, si erano impegnati a smontare letteralmente, pezzo per pezzo, con vigore le certezze, presunte, contenute nel documento presentato dal governatore e dalla sua squadra.
La maggioranza di centrosinistra ha appena archiviato a fatica la disputa con la delegazione di disabili e loro famiglie che erano arrivati al punto di bivaccare nelle ultime ventiquattrore, notte compresa, presso laula consiliare per ottenere la ricostituzione della commissione regionale per lautorizzazione di cure allestero, listituzione di due centri di riferimento regionale per le attività intensive presso lospedale Santa Corona di Pietra Ligure e lIstituto Gaslini di Genova per quanto riguarda letà pediatrica e lutilizzazione, attraverso convenzionamento, dei centri genovesi dellAssociazione Italiana Sclerosi Multipla, compreso il centro di Fiumara, che dispongono di attrezzature e piscine indicate per la terapia di riabilitazione. Siglato laccordo, torna la pace fra Nuova Ansiie (lassociazione nazionale che sostiene interventi chirurgici e riabilitativi per disabili) e lassessore Claudio Montaldo.
Riprende, in compenso, il fuoco di fila dellopposizione in consiglio. A cominciare, appunto, da Rosso che sottolinea le contraddizioni della sinistra, sullonda di quanto scritto dal Giornale (che ricordiamo in sintesi: nessuno delle istituzioni locali ha censurato le violenze teppistiche anche ai danni di monumenti e palazzi storici genovesi, mentre le stesse istituzioni hanno esaltato i moti di piazza del giugno 1960 contro lo svolgimento del congresso del Msi a Genova e il governo Tambroni, e addirittura si apprestano a intitolare strade e spazi pubblici a chi, allora, devastò la città).
In precedenza, cè stato un discorso-fiume di Morgillo, molto documentato su fatti e misfatti della giunta regionale. Dai fondi per il sociale a quelli per gli oratori, dalla liquidazione delle Comunità montane, senza limpiego di commissari, alla razionalizzazione del trasporto pubblico locale, e ancora il sostegno al credito per le piccole e medie imprese e lattivazione di fondi per i genitori separati: questi alcuni dei punti sui quali il consigliere del Pdl ha insistito nel dibattito di bilancio con tre emendamenti e vari ordini del giorno. Due, inoltre, le iniziative presentate da Alessio Saso, mentre da Marco Scajola arriva la richiesta di una più equa distribuzione delle risorse della Sanità per quanto concerne la Asl1 imperiese, e da Roberto Bagnasco forti critiche alla riorganizzazione sanitaria «così tanto decantata dalla giunta come la panecea dei conti della Sanità ligure, ma alla fine il risultato è stato fallimentare.
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