Grazie per quello che avete fatto. È questo il significato dei riconoscimenti che il governatore Roberto Formigoni, affiancato dallassessore alla Protezione civile, Polizia locale e Prevenzione, Stefano Maullu, ha consegnato questo pomeriggio ai volontari impegnati in Abruzzo fin dalle primissime ore dopo il terremoto del 6 aprile. La cerimonia, che si è svolta ieri al teatro Dal Verme, è stata fortemente voluta da Regione Lombardia come segno concreto della riconoscenza nei confronti delle 2.000 persone appartenenti ai corpi di Protezione civile della nostra Regione che hanno concretamente e tenacemente contribuito a far tornare l'Abruzzo a vita normale il prima possibile.
«Oggi - ha detto il presidente - voglio ringraziare tutte quelle donne e quegli uomini figli della terra lombarda che ancora una volta si sono dimostrati prontissimi a scattare nel momento del bisogno». A sole 8 ore di distanza dal sisma, infatti, Giovanni Caldiroli, funzionario del Pirellone, Cristiano Cozzi del 118 di Milano e Alessandro Caretti di A2a sono partiti da Milano a bordo di una jeep per mandare alla sala di operativa di Regione Lombardia tutte le notizie utili per predisporre poi l'intervento di uomini e mezzi. Lo stesso giorno, alle 14.30, è partita la colonna mobile regionale con 240 volontari. Quella notte non hanno dormito e allalba del giorno successivo hanno servito bevande calde e brioche agli sfollati che avevano pernottato in macchina per paura di nuove scosse o perché non avevano più un tetto. In tempi record si sono poi dati da fare per allestire le tende da campo nellarea di Monticchio 1 e Monticchio 2, e successivamente di Paganica 5 e Rocca di Mezzo.
«Non è un caso isolato - ha specificato Formigoni - la nostra Protezione civile si era già distinta in occasione del terremoto dellUmbria del 1997, del sisma del Molise del 2002, di quello di Salò del 2004 e in Kosovo. Questo significa che in Lombardia esiste un corpo speciale che vive la vita di tutti i giorni, ma che trova il tempo di mettersi a disposizione degli altri nei momenti di difficoltà. E lo fa non facendosi mai trovare impreparato». Formigoni ha anche raccontato di «ricevere continuamente messaggi, lettere e telefonate di ringraziamento dalle istituzioni e dagli abruzzesi che sono grati per lopera dei nostri volontari».
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